Chiarelettere, il progetto dedicato alla letteratura straniera


Lorenzo Fazio per Chiarelettere

Lorenzo Fazio, direttore editoriale di Chiarelettere, festeggia il 10° compleanno della casa editrice avviando un progetto dedicato agli scrittori stranieri. Abbiamo deciso di intervistarlo per saperne di più e per conoscere meglio la realtà delle case editrici al giorno d’oggi.

Com’è nato il progetto Chiarelettere e come si è evoluto in questi 10 anni?

Il progetto è nato nel 2007 con l’idea di occupare uno spazio multimediale, così da poter parlare di attualità in una modalità che altre case editrici trovano difficile da proporre ai propri lettori. Chiarelettere è quindi autonoma e libera da interessi di qualsiasi tipo, con l’idea di mettersi dalla parte dei lettori che vogliono essere informati in modo libero e soprattutto su questioni che li riguardano, in modo diretto, non più filtrate dalla politica o da altri interessi economici o religiosi. Le inchieste sono fatte da giornalisti che si occupano spesso di questioni difficili da raccontare e rischiose anche da un punto di vista legale, come per il libro Via Crucis di Gianluigi Nuzzi.

Parlando invece di letteratura straniera, come può arricchire la vostra collezione e con quale criterio vengono selezionati i vari autori?

La letteratura può essere un bellissimo modo per raccontare le contraddizioni della nostra vita e della realtà quotidiana nella quale siamo immersi. Questa forma di scrittura usa un altro linguaggio rispetto alle inchieste giornalistiche ma è un ottimo strumento, nonostante sia più difficile da usare, perché riesce a cogliere quelle sfumature che un altro tipo di testo non riesce a riportare sulla pagina. Noi scegliamo romanzi che non raccontano storie d’amore o di nostalgia ma che propongono grandi questioni della contemporaneità e ci interessa dar voce a quegli scrittori poco conosciuti che provengono da aree geografiche interessate da guerre e da problemi sociali molto importanti.

Quale scelte vengono attuate per raggiungere un pubblico più giovane e tecnologico, abituato ad un’informazione spesso rapida e superficiale?

Noi fin da subito abbiamo usato la rete come interlocutrice per aumentare la nostra capacità di comunicare con i giovani e ci siamo riusciti molto bene. Poi sono arrivati i social e abbiamo usato anche quelli e, ovviamente, tutti i nostri libri cartacei sono anche in versione ebook. Questo è fondamentale per noi perché speriamo che i giovani siano interessati a capire cosa c’è intorno a loro. Cerchiamo inoltre di proporre storie che possano interessare le nuove generazioni che si troveranno sempre di più ad affrontare problemi come l’immigrazione, una delle tematiche più discusse negli ultimi tempi. Il rapporto con i ragazzi è fondamentale e per questo abbiamo intenzione di avviare sempre più progetti con le scuole, luoghi dove possiamo formare la nuova classe dirigente, che si spera possa essere consapevole ed informata.

Ringraziamo Lorenzo Fazio per il tempo che ci ha dedicato e di seguito alcuni link utili:


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