Soundreef: così Fedez sfida la SIAE


Non saranno in molti a sapere cosa sia Soundreef e chi vi sia dietro, ma l’allontanamento del rapper milanese Fedez dalla ben più nota SIAE in favore della startup italiana ha sicuramente contribuito a far luce su molte questioni.

Parlare di diritti d’autore, copyright e SIAE ad un pubblico, per così dire, “profano” può risultare complicato, soprattutto se si considera che la legislazione italiana resta, almeno per certi aspetti, indietro rispetto alla normativa europea; è questa una delle motivazioni principali che hanno spinto Fedez ha fare il grande passo:

Soundreef è un’alternativa fresca, è trasparente.

La società è il frutto di circa 10 anni di lavoro e studio che Davide D’Atri e colleghi hanno investito per poter offrire servizi alternativi a quelli delle tradizionali società di gestione collettiva dei diritti d’autore in Europa. La sede legale si trova però a Londra dato in Italia la SIAE risulta ancora essere l’unica possibilità per gli autori mentre la normativa europea permette agli editori di scegliere a chi affidare la gestione dei propri diritti. D’Atri ipotizza che Soundreef non sarebbe giunta a contare circa 300 artisti iscritti se fosse stata fondata nel nostro Paese, vista e considerata la riluttanza a concedere agli autori la libertà che viene invece garantita altrove.

Fedez ha quindi preferito mettersi in gioco e optare per una società giovane, una risorsa per il futuro musicale, e non solo, italiano. Il perchè della sua scelta appare piuttosto ovvio: pagamenti più rapidi e trasparenti (si parla di 7-90 giorni comparati ai 12-18 mesi impiegati dalla SIAE) e possibilità per chi si iscrive al sito, gratuitamente, o utilizza l’app di monitorare i guadagni e la loro provenienza. Fondamentali sono poi la compilazione del borderò, l’elenco delle canzoni che vengono riprodotte in un determinato contesto, in digitale e non più cartaceo, molto più pratico e sicuro.

Aldilà delle questioni economiche e legali, la scelta di Fedez non può passare inosservata: Soundreef potrebbe essere il futuro per molti giovani artisti e da questo gesto, chissà, potrebbe scatenarsi un effetto domino dalle conseguenze sorprendenti.


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