Mercoledì 27 giugno sono stati presentati i palinsesti Rai della prossima stagione autunnale. A condurre la cerimonia il direttore generale uscente Mario Orfeo, che ha tracciato un bilancio dell’anno appena trascorso e ha illustrato i programmi Rai che vedremo da settembre a dicembre 2018, tra conferme di successi consolidati, grandi ritorni e importanti novità.
La nuova stagione di Rai1 si aprirà con lo spettacolo di Andrea Bocelli all’arena di Verona. Un inizio prestigioso che si inserisce nel solco dei grandi eventi, come lo show di Roberto Bolle che tornerà il 1 gennaio 2019, dopo il successo della passata stagione. “La bellezza fa venire voglia di vivere, di non mollare, di sentirsi parte di una comunità” – ha dichiarato Mario Orfeo. Così la Rai continuerà a investire su questi programmi in grado di coniugare qualità e popolarità. Ciò è anche alla base della scelta di collocare Ulisse di Alberto Angela al sabato sera di Rai1. Dopo il ciclo di appuntamenti con Ulisse, il sabato sera di Rai1 vedrà il ritorno di un programma storico, Portobello, in una versione moderna condotta da Antonella Clerici. Confermati Tale e quale show di Carlo Conti e Che tempo che fa di Fabio Fazio. Nel day time torneranno i programmi che accompagnano ogni giorno i telespettatori, con alcuni cambiamenti: alla Prova del cuoco subentrerà Elisa Isoardi; Caterina Balivo traslocherà su Rai1 per condurre nel primo pomeriggio Vieni da me, adattamento italiano del celebre programma americano The Ellen Degeneres Show. Al timone della nuova edizione di Domenica In Mara Venier, che tornerà dopo oltre 4 anni in Rai.
Sanremo 2019 sarà guidato per il secondo anno da Claudio Baglioni, il quale, in collegamento dall’isola di Lampedusa, ha confermato che farà il bis dopo il successo di critica e di pubblico dell’edizione 2018.
Tra le novità più significative di Rai2, l’arrivo dello spin-off di Quelli che il calcio, Quelli che il sabato, condotto da Gabriele Corsi e Andrea Delogu con la partecipazione di Gigi e Ross, dedicato al campionato di calcio di serie B. La versione tradizionale torna la domenica pomeriggio con i confermati Luca, Paolo e Mia Ceran. Torneranno anche Licia Colò, in prima serata con Niagara-Quando la natura fa spettacolo e Giovanni Muciaccia, in seconda serata con Alla scoperta delle città, oltre ad un nuovo appuntamento mattutino, 5 cose da sapere. La nuova edizione del fortunato programma Pechino Express approderà per la prima volta in Africa, sempre con la conduzione di Costantino della Gherardesca. Quest’ultimo sperimenterà anche Apri e vinci, un game show che andrà in onda nel pre-serale di dicembre. L’intrattenimento di Rai2 sarà arricchito da due serate speciali dedicate alla canzone umoristica con Renzo Arbore, Nino Frassica e Andrea Delogu.
Molte le scommesse vinte durante questo anno su Rai3 che torneranno nella prossima stagione: tra queste spicca Lessico familiare, un programma coraggioso sulla psicoanalisi, molto seguito e apprezzato nonostante il tardo orario di emissione, condotto da Massimo Recalcati. Su Rai3 è atteso il ritorno di Serena Dandini. In occasione dei 30 anni de La tv delle ragazze, programma che ha fatto la storia della satira al femminile, condurrà Stati generali. “Ci chiederemo cosa è cambiato in questi anni, sarà divertente confrontare le ragazze di allora con i nuovi talenti femminili e capire insieme cosa è andato avanti e cosa indietro.” – ha spiegato la conduttrice. Un altro pilastro del terzo canale è l’informazione, con i celebri 1/2 h in più di Lucia Annunziata, Presa diretta di Riccardo Iacona e Report di Sigfrido Ranucci. “In un sondaggio interno alla Rai, Report continua ad essere il programma d’inchiesta più autorevole d’Italia, anche a livello internazionale. È la conferma che il romanzo dei fatti è l’arma vincente”.– afferma Ranucci.- ”L’ingrediente principale del giornalismo è la curiosità. Vi faccio un esempio, ogni tanto vado a mangiare al ristorante pasta al tartufo e ho sentito che nel 99% dei casi non è tartufo vero, ma aroma di tartufo, che deriva dal petrolio. Dicono che non faccia male, ma ho i miei dubbi e questo sarà l’argomento di una delle prossime puntate”.
Rai4 festeggia il suo decimo compleanno e consolida la sua programmazione incentrata sulla produzione cinematografica fantastica e crime, oltre che su acclamate serie tv come la settima stagione de Il trono di spade.
Lo sport si impreziosisce con l’acquisto dei diritti della Champions League, che torna su Rai1 dopo 6 anni. La competizione europea si unisce così all’offerta in esclusiva della Tim Cup e della Nazionale. Non solo calcio: su Rai2 le dirette del mondiale di Volley maschile che si giocherà in Italia e in Bulgaria.
Il cinema è protagonista sulle reti Rai: numerosi i film italiani e internazionali che saranno trasmessi in autunno. Per gli amanti del grande schermo, il giovedì sera andrà in onda su Rai2 Stracult live show, il magazine di cinema, con più puntate rispetto al passato in modo da coprire tutta l’attività cinematografica della stagione e quella dei principali festival.
Le fiction sono da sempre un grande successo: nell’ultima stagione le 10 più seguite sono tutte della Rai. Nella prossima stagione, tra le altre, saranno trasmesse Suburra-la serie, i nuovi episodi de L’ispettore Coliandro e la seconda stagione di Rocco Schiavone. Inoltre, ci saranno tre serie evento: Medici – Lorenzo il Magnifico, L’amica geniale e Il nome della rosa. Nate dalla collaborazione tra la Rai e alcuni dei più prestigiosi player del mondo, queste tre serie sono già state vendute in numerosi Paesi.
Il dg Orfeo ha ricordato Fabrizio Frizzi, il conduttore scomparso a marzo, la cui immagine proiettata sullo schermo è stata accolta da un applauso lungo e sentito. “Questo sorriso è il volto della Rai che vogliamo oggi e speriamo anche nel futuro” – ha dichiarato Orfeo.
“La Rai è il servizio pubblico, deve essere veicolo di valori sociali e volano della cultura nazionale” – ha sostenuto il dg- “La linea editoriale deve basarsi su un linguaggio contemporaneo, il rispetto dei diritti, la lotta alle disuguaglianze e l’educazione alla convivenza“.
La Rai ha un problema atavico di eccessiva dipendenza dalla politica, che rende molto difficile una pianificazione a lungo termine. Nonostante ciò, quelle delineate da Orfeo dovrebbero essere le linee guida per un servizio pubblico radiotelevisivo degno di questo nome.
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