Eminem, dissing e tecnica nel nuovo album Kamikaze


Eminem torna sulla scena con Kamikaze, un esplosivo album pubblicato a sorpresa il 1° settembre.

Con questo disco Em decide di tornare alle origini, pubblicando 13 tracce cariche di energia, extrabeat e dissing a moltissime personalità sia del mondo rap che del mondo politico e dello spettacolo. Tyler the Creator, Drake, il presidente Trump ed Harvey Weinstein sono solo alcuni dei bersagli ai quali mira il Rap God e chi conosce l’artista sa bene che quando insulta riesce ad essere sempre molto schietto e, spesso, offensivo. Per questo motivo le risposte ai dissing non stanno tardando ad arrivare ed artisti come Justin Vernon dei Bon Iver e Machine Gun Kelly hanno già risposto al rapper di Detroit, cercando di tener testa a chi, il rap, lo ha insegnato a tanti.

Molte di queste divergenze nascono dall’insuccesso di Revival, il precedente disco di Eminem che pur vantando collaborazioni di altissimo livello come Ed Sheeran e Beyoncé, non ha assolutamente ricevuto critiche positive, né da parte del pubblico né da parte della critica.

Tornando a Kamikaze, i featuring non sono poi molti. Ci saranno solo collaborazioni con Joyner Lucas in Lucky You, con Royce Da 5’9’’ in Not Alike e con Jesse Reyez in Nice Guy e Good Guy. Per quanto riguarda la produzione, è stata curata dallo storico collaboratore Dr. Dre che riesce a costruire il sound più adatto per star dietro alle liriche impazzite e iper-veloci di Eminem.

A colpire i fan dell’hip hop, oltre ai testi, è stata sicuramente la scelta della cover dell’album. L’aereo raffigurato in Kamikaze infatti è un chiaro omaggio a Licensed to Ill, il primo disco dei Beastie Boys del lontano 1986. All’epoca quel disco aprì la strada al rap meno impegnato e più spensierato, oltre che ad essere uno dei primissimi dischi di rapper “bianchi” ad avere successo commerciale.

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