I successi di Mr. Fini e 17 ci hanno dimostrato che Guè Pequeno e Jake la Furia sono tutt’altro che finiti e hanno ancora molto da dare al rap italiano. A sei anni da Non siamo più quelli di Mi Fist, per i Club Dogo il tempo di un’ultima reunion è più che maturo.
Non saranno più quelli di Mi Fist ma Don Joe, Jake la Furia e soprattutto Guè Pequeno hanno continuato a spaccare anche in questi sei anni da solisti. Qualcuno, soprattutto fra i loro fan più di lunga data, ha iniziato da un po’ di tempo a sollevare il dubbio che, dopo tanti anni di carriera (Mi Fist risale al 2004), non abbiano più niente da dire e che dovrebbero farsi da parte. Questa strana estate 2020 ha dimostrato l’esatto contrario e allora sarebbe proprio bello se si riunissero per un ultimo album, un ultimo canto, rigorosamente rappato, del cigno.
Per Don Joe i Dogo non si sono mai sciolti
Don Joe nel 2019 ha prodotto alcuni successi trap come Lento di Boro Boro e Mambo Losco e Cos’è l’amore di Ketama126 con Franco Califano, oltre ad aver collaborato proprio con la Furia e Marracash in F.A.K.E. In questo 2020, appena prima dell’estate ha fatto uscire il singolo SPACCATO, con Madame e Dani Faiv ed altra nuova musica dovrebbe uscire a breve.
Sempre nel 2019, a dicembre, in occasione dell’uscita della sua autobiografia, Il tocco di Mida, aveva rilasciato un’intervista al sito Rapologia. in quell’occasione aveva affermato che, per quanto lo riguarda, i Dogo non si sono mai sciolti: “È un percorso ed ora siamo quello che state sentendo dalle esperienze discografiche personali. Domani chissà.”
Jake ha avuto altri progetti in testa
Tutto tace invece sul fronte Jake la Furia, che però in questo 2020 è tornato a comandare la scena rap italiana come non faceva dai tempi dei Club Dogo. Nell’ultimo periodo ha deciso di collaborare con il suo pupillo Emis Killa, di cui è l’idolo e con il quale ha 10 anni di differenza ma tante cose in comune. L’album che è venuto fuori, 17 è una bomba, bello cattivo come non se ne sentivano da tanto tempo. Il giorno successivo all’uscita hanno completamente monopolizzato la playlist Top 50 Italia di Spotify e ad oggi sono tuttora presenti 15 canzoni su 18, di cui tre in top 10. Finora è sicuramente il miglior album rap italiano del 2020 insieme proprio a quello di Guè. Di Club Dogo però non c’è traccia.
Guè: Non sono io il cattivo
Guè Pequeno è sicuramente quello che ha tratto maggior vantaggio, a livello di carriera personale, dallo scioglimento dei Club Dogo. In sei anni la sua fama è decollata e su cinque album non ne ha sbagliato uno: platino per Vero nel 2015 doppio platino per Santeria, con Marracash, nel 2016 e per Gentleman nel 2017, platino per Sinatra nel 2018 e per Mr. Fini nel 2020, in due mesi. Ogni anno gli dicono che è finito e lui li smentisce puntualmente ad ogni album.
Anche per questo si tende a pensare che sia Guè la causa dello sciolglimento e che sia lui a non volere una reunion, ma in tre interviste rilasciate a Rolling Stone, Esse Magazine e Noisey, Pequeno ha voluto specificare che non è così. In particolare, a Esse Magazine ha parlato anche di Jake la Furia, affermando di aver provato a coinvolgerlo in Gentleman, senza successo. In ogni caso anche Guè sa che questo potrebbe essere il momento buono e non esclude che possa succedere qualcosa in futuro.
Difficile, ma non impossibile.
Nel dicembre dello scorso anno un gruppo di ragazzi milanesi ha lanciato una petizione per fare riunire i Club Dogo, senza ovviamente ottenere niente, se non infastidire i diretti interessati. I Dogo si riuniscono se e quando lo decidono loro, giustamente. Sei mesi dopo però, un altro gruppo di ragazzi milanesi, un po’ più famosi degli altri, hanno lanciato in maniera artistica un’altra petizione, più o meno consapevole. Ernia, Tedua, Rkomi e Lazza, probabilmente i più illustri Dogofieri d’Italia, hanno fatto uscire un remake di Puro Bogotà, intitolato Puro Sinaloa, inserito nell’album di Ernia. Non sappiamo ovviamente quale fosse il loro intento, ma è chiaro che la voglia di Club Dogo è salita ancora di più. Poi Guè e Jake hanno fatto uscire i loro album, a dir poco riusciti, dimostrando che possono ancora dire molto da soli, figuriamoci se si rimettessero a scrivere e rappare insieme.
Se Don Joe e Guè sembrano più disponibili, a quanto pare ci sarebbe da convincere Jake. Non sarà facile e probabilmente c’è dietro qualcosa che non sappiamo, com’è giusto e normale che sia. Noi però ci speriamo e non vediamo l’ora che torniate a sbandierarci in faccia che Voi non siete come noi.
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