Il palco di Sanremo 2021 è stato per i Coma Cose un nuovo inizio, nonostante la posizione del loro brano in classifica, Fiamme negli occhi è esplosa e con lei anche la notorietà del duo. Cavalcando quest’onda di buona sorte il 16 Aprile è uscito il loro nuovo album Nostralgia, composto da 6 canzoni più un outro finale. La scelta di fare un album così breve, potrebbe sembrare rischiosa rispetto alla tendenza attuale, ma secondo me è una scelta saggia per trasmettere al meglio il contenuto.
Sicuramente Nostralgia è molto diverso rispetto ad HYPE AURA, primo album effettivo dei Coma Cose pubblicato nel 2019. I giochi di parole caratteristici e le sonorità elettroniche e ritmate, hanno subito un’evoluzione in questo secondo lavoro, assumendo una forma più intimista e personale
Nostralgia nel dettaglio
Fausto Lama, nome d’arte di Fausto Zanardelli lo ha definito un album in sospensione, sentimento dato sicuramente anche dalle vicende dell’ultimo anno. Il tema principale è il senso di nostalgia verso il passato, ma anche la voglia di andare avanti, di scoprire cosa c’è dopo. Un perno centrale è anche l’amore, già in Fiamme negli occhi abbiamo avuto un assaggio di un amore senza mezzi termini, tutti i pezzi contengono a modo loro diverse sfaccettature della concezione d’amore dei Coma Cose. Per amore si intende anche l’amore per sé stessi e la voglia di perdonarsi e andare avanti, tema che ritorna spesso nei testi.
E lo so, spesso è più comodo andar via che perdonarsi
Novantasei-Coma Cose
L’album parte con tre brani con sonorità più grunge ed elettroniche e per certi versi anche più cupe. Fiamme negli occhi rappresenta un punto d’interruzione con i suoi suoni più freschi e pop. Con Novantasei torniamo indietro ad un rock senza suoni elettronici, per chiudere poi con il pianoforte e le sonorità intimiste di Zombie al Carrefour.
L’album si conclude poi con una nota vocale di California, nome d’arte di Francesca Mesiano, in cui chiede semplicemente, presumibilmente a Fausto, se ha pensato ad un nome per il disco. L’idea di mettere questo audio come outro è molto intelligente, mi ha fatto pensare al paradosso dei processi creativi. Il titolo di un qualsiasi lavoro, che è ciò che poi tutti vedranno per primo, è solitamente l’ultima cosa ad essere scelta, rappresentando il punto di chiusura del processo.
Ovviamente non potevano mancare anche i riferimenti alla situazione attuale che stiamo vivendo, in particolare in Discoteche Abbandonate. Già dal titolo si capisce il riferimento a questi luoghi di musica, che cosi come molti altri sono stati lasciati a morire nell’ultimo anno. Inevitabilmente questo abbandono fa sentire anche tutti noi un po’ persi.
Il lancio promozionale
La notizia dell’uscita dell’album era stata già data durante la settimana di Sanremo. Nelle ultime settimane però sul profilo Instagram dei Coma Cose sono stati pubblicati una serie di post legati alle varie canzoni con apposita descrizione del brano e di quello che vuole comunicare. Il 15 Aprile, il giorno precedente all’uscita del disco, è stato postato un teaser di promozione dell’album, tutto incentrato sul fuoco, elemento protagonista di Nostralgia.
Bocciato o promosso?
Sebbene io continui a preferire HYPE AURA per il momento, mi sento di promuovere Nostralgia e vi invito ad ascoltarlo. Penso che la scelta di pubblicare un album di questo tipo, soprattutto dopo Sanremo sia stata molto coraggiosa. I Coma Cose hanno prodotto un lavoro personale, seguendo il loro stile e mantenendo la loro autenticità. Fiamme negli occhi è solo un tassello del puzzle, un brano pensato e costruito anche per adeguarsi allo stile del Festival, ma è negli altri brani dell’album che il quadro si completa. Vi consiglio però di non fermarvi al primo ascolto. Come per molto altri album, Nostralgia ha bisogno di più ascolti per essere apprezzato in tutte le sue sfaccettature.
Voi lo avete già ascoltato? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti
0 Comments