Abbiamo avuto il piacere di parlare con Filippo Guidoboni, in arte solo Guidoboni, artista emiliano, classe 1991. Il 13 gennaio è uscito il suo primo singolo Bella Figura.
“Nella vita avrei dovuto fare il postino, che è romantico e nostalgico come piace a me. Poi ho cominciato a cantare
così forte che mi sono ritrovato col cuore in mano, e allora ho cominciato a scrivere canzoni” dice Guidoboni di se stesso.
A noi di Radio Bicocca ha raccontato del suo percorso, del suo processo creativo e dei suoi progetti futuri.
L’intervista
Ciao Filippo! Ti chiederei in primis da quanto tempo fai musica e quando hai capito che è quello che volevi fare nella vita?
Io suono musica da quando avevo 12/13 anni. Ho sempre capito che questa sarebbe stata la mia strada. Facevo anche sport, pallavolo, e quando vedevo che tornavo a casa con i polsi viola, pensavo che non volevo mettere a rischio il fare musica. Tutte le volte è così. Pensavo: devo stare attento se vado a pattinare, devo stare attento se vado a sciare. Metto sempre davanti la musica. Per quando riguarda il fare musica originale, ho avuto tante band, tante occasioni per provare a prendere quella strada ma purtroppo ho sempre avuto al mio fianco persone che non avevano il mio stesso stimolo. Quindi questa è la prima volta che mi ci dedico completamente con canzoni scritte da me da solista e che sto proponendo in giro.
E in questo nuovo inizio quali sono le tue influenze, musicali o non? Quali sono i temi che ti sono più cari e che ti ispirano?
Mi è stato detto qualche giorno fa, da una persona che ha ascoltato Bella Figura e che mi conosce da sempre, che si sente proprio il bagaglio musicale, che viene da una persona che ha fatto un po’ di tutto. Io vengo da Ferrara, dove quando sono nato io musicalmente c’era molto blues, poi sono passato al folk, al rock. Ho sempre suonato cover dei Clearence Clearwater Revival e di Springsteen. Quindi, quando certe persone hanno ascoltato Bella Figura e altri singoli che usciranno, mi hanno detto “non sembri nemmeno tu Filippo“…A me fa piacere! Perché io musicalmente ascolto tutto, prendo sempre quello che mi piace: De Gregori, Battisti, Brunori…Per quanto riguarda a chi mi ispiro: adoro i personaggi, adoro circondarmi di queste persone. Sono più lento nello scrivere perché ho bisogno di passare del tempo con le persone in giro, per assimilare più storie possibili e avere qualcosa come ispirazione.
Passiamo a Bella Figura, il tuo primo singolo. Com’è stato il processo creativo e cosa volevi esprimere con questa canzone?
Bella Figura l’ho scritta durante la mia permanenza forzata a casa per il COVID. Erano venti giorni che stavo a letto e ad un certo punto ho deciso di prendere in mano una base che avevo da tempo e da lì ho cominciato a scrivere, a prendere le idee che avevo accumulato. Mi sono ispirato ad un personaggio, ad una persona che esiste ma che in realtà ne esistono un migliaio di persone così. Bella Figura parla di quelli che predicano bene ma razzolano male, che in realtà siamo un po’ tutti noi, anche se non lo ammettiamo, anche io nel mio piccolo sono così. È una mia rappresentazione goliardica.
Infatti c’è anche un contrasto ironico tra la base musicale, molto frizzante e allegra, e il testo, che parla di ipocrisia e di essere incatenati in certe convenzioni.
Sì esatto. Io ero stufo, avevo accumulato molta frustrazione e la mia ragazza dell’epoca mi disse di metterla giù in parole. Io ho un po’ lo sguardo giudicante. Quando c’è qualcosa che non mi va, si capisce guardandomi quanto disagio mi provochi quella situazione, anche se sto cercando di migliorare. Questo si sente anche nelle nuove canzoni, dove rimane però l’ironia. Io alla fine scrivo canzoni e do il mio punto di vista, non giudico realmente nessuno.
Giudicare no, ma hai detto che sei una persona che osserva molto il mondo intorno a sé. Pensi che chi fa musica e ha questa tendenza ad assorbire gli stimoli e ad esprimere ciò che prova abbia anche il compito di andare a smascherare le ipocrisie del mondo, quelle che non vengono raccontate ad alta voce?
Guarda, io mi prendo il mio tempo per scrivere. Nel 2022 avrei dovuto scrivere il mondo, poi ho avuto degli ostacoli personali quindi non avevo granché la testa. Invece, un anno dopo, sono qui e la prima cosa che ho fatto il 2 gennaio è stata scrivere. Avevo questa urgenza. Vivo male però le forzature, quindi l’obbligo di dover per forza scrivere certe cose e comunicare certe cose io non lo sento. Ho scritte tante cose, ma certe non le canto più, non ci riesco più. Adesso infatti voglio scrivere cose in cui credo ora, crederò in futuro e in cui credevo anche in passato.
Invece il video musicale di Bella Figura com’è nato? Anche quello è pieno di personaggi, che rimangono molto impressi.
Ho iniziato a pensare al video nel momento in cui scrivevo il brano. I ragazzi della DestinationFilm sono di Ferrara, mia città di origine, e avevano realizzato il video di mia sorella qualche anno fa, anche lei cantautrice. Fino a quel momento ci siamo divertiti a stare insieme e abbiamo detto “prima o poi dobbiamo fare un video insieme“. Sono passati un po’ di anni e la prima cosa che ho fatto dopo aver finito la canzone è stata chiamare Martina, la regista, e le ho detto “adesso dobbiamo pensare al video”. Le ho mandato delle reference, come il ballo di Napoleon Dynamite e quello di Christopher Walken in un video di tempo fa, poi le ho detto “fate di me ciò che volete“. Avevo già l’idea della scuola, perché anni fa ho avuto un trauma. Una professoressa di cui non faremo il nome, ma che chiameremo Gargoil, chiamò mia mamma perché avevo combinato un casino, le disse una frase tipo: “Noi siamo i rappresentanti della legge” e mia mamma le rise in faccia. A me è crollato tutto il sistema scolastico, perché ci sono mille professori in Italia così e quella frase mi è rimasta in testa per anni. Si è riflessa poi nel video, ad esempio con il preside ipocrita, che nasconde la sigaretta ma in realtà ce ne sono mille e così via. Poi mi sono poi divertito da matti a vestirmi come la sorella di Monica Vitti e si sono divertiti anche gli altri del team. È stato molto bello, infatti giovedì (n.d.r. l’intervista è stata fatta lunedì 23 gennaio) andrò a girare un altro video con loro.
Ultima domanda. Progetti futuri? Come lo vedi questo 2023?
Io credo nei numeri dispari. Il 2021 è stato un anno bellissimo, il 2022 non me lo ricordo, penso di averlo eliminato, un po’ come il 2020. Spero che il 2023 sia un bell’anno, fatto anche di poche cose ma buone. Se tutto va bene, la prima settimana di marzo esce il nuovo singolo, Porno, la settimana dopo esce il video. Il 17 marzo sarò a Palermo ad aprire i Post Nebbia, dei ragazzi molto bravi. Per i dettagli vi dico di rimanere di rimanere aggiornati sulla mia pagina Instagram. Poi io e il team di produzione stiamo pensando di pubblicare un EP entro la fine dell’anno, con l’idea di far uscire poi un album.
Stiamo cercando di capire come fare, siamo tanti cantautori, tanti bravi, in questo campo c’è bisogno di fortuna e di essere nel posto giusto al momento giusto. Sono tanti anni che ci provo, però sto cercando di fare con molta calma. Le cose arriveranno, mio papà dice sempre “guarda che me lo sento“.
Questa era la nostra intervista a Guidoboni, che vi invitiamo a seguire sui social: Instagram, Facebook.
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