Al cinema | Molly’s game


Molly's Game

Molly's Game

“Molly’s game” è basato sulla storia vera di Molly Bloom, una giovane speranza olimpica dello sci che si vede costretta ad abbandonare le competizioni dopo un grave incidente in pista. Molly decide, quindi, di prendersi un anno sabbatico dall’università e di trasferirsi a Los Angeles dove, per sbarcare il lunario, trova lavoro presso un locale di lusso. Molly diventa l’assistente personale del proprietario del locale e comincia a pianificare per lui serate di poker clandestino a cui partecipano attori, registi, produttori e magnati di Hollywood. Pian piano Molly comincia a capire il poker e i giocatori, fino a diventare lei stessa l’organizzatrice delle partite, sottraendo i giocatori al suo datore di lavoro che l’aveva licenziata ingiustamente. La sua scia fortunata si interrompe quando viene arrestata in piena notte da 17 agenti dell’FBI. Costretta ad affrontare le accuse a suo carico, suo unico alleato diventa il suo avvocato difensore, riluttante all’inizio e che scopre poi che in Molly Bloom c’è molto di più rispetto alla “Principessa del Poker” descritta dai tabloid.

 

Il film segna il debutto alla regia del drammaturgo e sceneggiatore Aaron Sorkin, vincitore di un premio Oscar per “Miglior sceneggiatura non originale” per “The social network” e di 5 Emmy per la serie Tv “The best wing”. Aaron Sorkin era inizialmente diffidente sull’adattamento del libro, scritto dalla stessa Molly Bloom, per un film soprattutto a causa dei personaggi famosi e a lui noti che avevano partecipato ai tavoli da gioco. In seguito, colpito dal racconto di Molly e dalla sua personalità, ha deciso di porre al centro della storia la traiettoria personale di Molly, il rapporto cruciale con il suo avvocato e  il suo rifiuto di tradire i suoi ex clienti. “Aveva in mano il biglietto vincente della lotteria – racconta il regista – avrebbe potuto essere ricca e famosa dicendo semplicemente la verità, ma non lo ha fatto. È una cosa che ammiro e il film fa lo stesso”.

 

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I personaggi di Molly Bloom e dell’avvocato Charlie Jaffey sono interpretati rispettivamente da Jessica Chastain e da Idris Elba, entrambi fortemente voluti dal regista fin dall’inizio del progetto. “Ho adorato l’umorismo di Molly – riferisce l’attrice- la sua intelligenza e la sua storia di perdente che poi diventa una donna di grande successo in un giro fatto solo di uomini”.
Charlie è questa sorta di grande avvocato raffinato, di quelli che ne hanno viste di tutti i colori –racconta Idris Elba a proposito del suo personaggio– ma credo sia molto intrigato da Molly perché lei è molto più complessa di come appare inizialmente. Lui crede di averla capita nel momento stesso in cui entra dalla porta, ma lei lo sfida realmente con la sua intelligenza e forza di carattere, con la sua personalità, ed è questo che davvero lo attira

 

Ruolo centrale nella pellicola lo detiene anche il rapporto tra Molly Bloom e sJCN-MollysGameOnSet_117uo padre, interpretato da KeviCostner, tanto che la scena finale tra lui e la figlia sulla panchina è una delle scene chiave dell’intero film. “Il padre dMolly è un padre amorevole – così Kevin Costner descrive il suo personaggio- e un capo squadra che spinge i suoi figli all’eccellenza senza probabilmente capire i danni e la pressione che sta mettendo addosso a Molly”. Il suo personaggio è infatti un noto psicologo che pretende molto dai suoi figli e li spinge sempre a dare il massimo, spesso anche oltre i loro limiti.

 

Grande attenzione viene anche rivolta nel rendere le partite di poker il più realistiche possibili. A proposito di questo il regista afferma che sul set erano presenti alcuni giocatori di poker professionisti come consulenti durante le scene di gioco e che i mazzieri e le comparse che giocano nel film sono anche essi professionisti. Grazie a questa cura per i particolari gli appassionati di questo gioco apprezzeranno di certo l’autenticità delle scene e l’utilizzo della terminologia corretta del poker.

 

Il regista Aaron Sorkin si dice anche molto soddisfatto della scelta del cast non protagonista a cui il ha affidato il delicato compito di interpretare i numerosi giocatori di poker presenti nel film. “Nelle mani sbagliate questi personaggi sarebbero potuti essere delle figure piatte, degli idioti – afferma il regista-  invece diventano multidimensionali nelle mani di attori come Jeremy Strong, Michael Cera e Brian d’Arcy James”.

 

Il film, uscito in Italia il 19 aprile, è distribuito da 01 Distribution e prodotto da The Mark Gordon Company e dalla Pascal Pictures. Inoltre ha ricevuto una candidatura ai premi Oscar per la “Miglior sceneggiatura non originale”.

 


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