A volte mi sembra che tutti sappiano chi sono, tranne me.
Simon Spier è il ritratto dell’adolescente modello: ha una buona media a scuola e ha una parte nel musical che il drama club della Creekwood High School organizza ogni anno. Ha un cane, Bieber, una famiglia come quelle che si vedono nei film ed un solido gruppo di amici con cui condividere tutti i suoi segreti. Tutti, tranne uno: Simon è omosessuale.
Da qualche tempo il ragazzo, sotto il nome di Jacques (nda tratto da “Jacques a Dit”, versione francese del gioco per bambini “Simon Says”) intrattiene un tenero scambio di e-mail con Blue, che durante l’estate ha fatto coming out sulla pagina Tumblr del liceo, ed ora che le cose tra loro si stanno facendo serie vuole conoscere la persona che si cela dietro quello pseudonimo. Il loro segreto rischia, però, di essere svelato quando Martin, entrato in possesso dei messaggi, minaccia Simon di rendere pubblica la sua relazione, e con essa la sua omosessualità. Il ragazzo si trova costretto a cedere al ricatto, aiutando l’irritante compagno di classe a conquistare la sua amica Abby. La situazione, però, non è destinata a finire come Simon spererebbe.
Tuo, Simon (Love, Simon) è una lente di ingrandimento sul percorso di scoperta e accettazione della propria identità sessuale. Nelle parole di Becky Albertalli, autrice del romanzo al quale il film si ispira, si legge una riflessione sul momento del coming out: pronunciare quelle due parole, “sono gay”, pensa Simon, non dovrebbe essere diverso o più difficile che dire qualsiasi altra cosa. C’è la paura del dopo, con la consapevolezza che una volta uscito allo scoperto nulla sarà più lo stesso, e il ragazzo non sarà più quel Simon, il Simon di prima.
A vestire i panni del protagonista è Nick Robinson (Noi siamo tutto), affiancato da Katherine Langford (Tredici), Alexandra Shipp (X-Men: Apocalisse), Miles Heizer (Tredici) e Keiynan Lonsdale (The Flash). L’adattamento di Non so chi sei, ma sono qui (Simon vs The Homo Sapiens Agenda) è diretto da Greg Berlanti, già alla regia di The Flash, Arrow e Supergirl, e presenta parecchie differenze dal romanzo. Se vi state chiedendo, dunque, se sia meglio il libro o il film, sappiate che la storia prende una piega diversa nelle due trasposizioni e vale la pena di tuffarsi tra le pagine di Tuo, Simon per poi rilassarsi davanti allo schermo per guardare la pellicola. In attesa del 31 maggio, quando Tuo, Simon uscirà nelle sale, date un’occhiata al trailer e seguite la pagina ufficiale del film su Facebook per non perdere nessuna novità.
Grande protagonista della storia è la musica: Simon ama il folk e l’indie, è un grande appassionato di Elliott Smith, dal quale prende ispirazione per scegliere un indirizzo mail con cui scrivere a Blue, mentre nel film, a causa della scarsa notorietà dell’artista presso il grande pubblico, il ragazzo abbandona l’indie rock in favore della leggerezza del pop dei Bleachers e di Troye Sivan.
Da grandi appassionati di musica quali siamo, abbiamo creato per voi una playlist con i brani presenti nel film e gli artisti citati nel libro.
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