In data 29 maggio 2020, il rilascio di Chromatica di Lady Gaga ha segnato l’addio a un genere musicale che ha condito i cuori di milioni di giovani con il sale dell’amore e il pepe del sano trash. Ora, è facile lasciarsi andare ai ricordi ed essere scettici sulla nuova scena musicale, ma non bisogna perdere le ricette di vita tramandateci con tanta fatica dalle nostre beniamine, protagoniste di atti di coraggio che hanno sbaragliato animi incupiti dall’odio. Il bagliore di questo ultimo album soddisferà le nostre esigenze almeno per i prossimi due anni, poi si vedrà il da farsi e si tireranno le somme.
Spieghiamo agli eretici, estranei alle parole di Beyonce, Britney Spears e Nicky Minaj, che il termine Puttanpop è un’enorme scatolone che contiene tutte quelle perle musicali rilasciate nel primo decennio del ventunesimo secolo, con qualche strascico negli anni a seguire, le cui dive hanno fatto la differenza nel creare un sound accogliente, danzereccio e provocante (Only girl in the world di Rihanna, SuperBass di Nicky Minaj, Hung Up di Madonna, Toxic di Britney Spears), o all’estremo opposto, spunti riflessivi e motivatori per vivere al meglio la vita (Beautiful di Christina Aguilera, Born This Way di Lady Gaga, Run the World (Girls) di Beyonce, Firework di Katy Perry).
La nuova era, quella della trap e dei beat elettronici, non è malvagia, ma manca completamente dei fondamenti di iconicità sana. Quel senso di ‘sto bene con me stessa, sto bene con le persone che mi circondano, allora balliamo seguendo il ritmo di questa canzone divertendoci’ si è perso, ritrovandosi in ‘sono sorto dal nulla, spaccio in periferia, faccio i soldoni e mi compro tua madre se ho voglia’. Apologia del crimine che ha ucciso la poesia dell’amore.
Il misto di comunione e liberazione apocrifo dato da Girls power, lotta per l’uguaglianza, diritti LGBT+, la musica li sta dando per scontati in un periodo in cui queste tematiche sono attuali tanto quanto il Coronavirus. Riponevamo le nostre speranze negli ultimi album di Ariana Grande, Selena Gomez e Taylor Swift, ma ne siamo usciti sconfitti, e Chromatica, ultima reminiscenza, ha sancito la fine ufficiale del mondo come lo conosciamo.
Ci si invita a ostentare un’ultima volta il fascino del tempo che fu e ballare, come mai abbiamo fatto, in onore delle dee decadute. Impavidi, muoviamo i fianchi a tempo di Sour candy, alziamo quelle cosce su Stupid Love e brindiamo sulle note di Rain on me, e con il suo incitamento a ubriacarsi, offuschiamo la nostra mente con i fumi dell’alcol per un’ultima sera, per poi risvegliarci vedendo chiaramente quali sono i nostri obiettivi: rinnovare il mondo con la forza dell’armonia dei cuori.
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