Non tutte le ciambelle escono col buco e allo stesso modo non tutti i film belli diventano conosciuti dal grande pubblico.
In questo articolo parleremo quindi di tre film che, forse, avrebbero meritato più attenzione ma che invece – per un motivo o per l’altro – sono passati pressoché in sordina.
Barry Lyndon – Stanley Kubrick
Quando si parla di Kubrick i primi film che vengono in mente sono probabilmente Full Metal Jacket, Shining, Arancia Meccanica o magari 2001 Odissea nello Spazio.
Ma quanti di voi hanno mai sentito parlare di Barry Lyndon?
Ambientato nel diciottesimo secolo e basato sull’omonimo romanzo di William Makepeace Thackeray, il film ripercorre la storia di un giovane nobile che, guidato da furbizia e ambizione, cerca di scalare le classi sociali del suo tempo.
Cosa rende il film così degno di nota? Oltre ai costumi, alla colonna sonora e alle splendide inquadrature di Kubrick, sicuramente il punto di forza è la fotografia. Pensate che il regista ha illuminato buona parte delle scene usando solo la luce delle candele e, per farlo, ha utilizzato delle lenti progettate dalla NASA.
Un borghese piccolo piccolo – Mario Monicelli
Diretto da Monicelli – già famoso per film come La Grande Guerra, I Soliti Ignoti e Amici Miei – questo piccolo capolavoro viene spesso dimenticato quando si parla di grandi film italiani. Ed è un vero peccato.
Il protagonista è Giovanni Vivaldi – interpretato da un incredibile Alberto Sordi – un padre amorevole che fa di tutto per raccomandare il figlio e fargli ottenere il posto fisso. Nonostante i suoi sforzi, qualcosa stravolgerà l’ordine familiare, trasformando l’atmosfera del film da comica a dramamticamente grottesca.
La pellicola, considerata da alcuni come ultimo baluardo del genere commedia all’italiana, ci presenta la disillusione di una generazione, lontana dal boom economico e consapevole dei problemi dell’Italia del tempo. Da recuperare ad ogni costo.
Blade – Stephen Norrington
Dopo due film d’autore, era necessario citare qualcosa di un po’ più leggero. Parliamo di Blade, film sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, uscito diversi anni prima del ben più celebre Marvel Cinematic Universe.
La storia è piuttosto semplice: il protagonista – interpretato da Wesley Snipes – è un cacciatore di vampiri. Fine.
Detta così sembra piuttosto banale, ma buona parte del cinema di genere ha preso spunto dall’estetica di Blade.
Il primo film che mi viene in mente è Matrix, con tutti i cappotti di pelle, gli occhiali da sole e la musica elettronica di fine anni ’90. Pensate che Blade ha anche anticipato il bullet time di Matrix di almeno un anno! Anche la saga di Hellboy – quella di Guillermo del Toro – ha sicuramente preso ispirazione da quest’opera. Insomma, non un capolavoro ma un piccolo grande film da riscoprire, anche solo per il suo contributo all’horror contemporeaneo.
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