Il Bicocca Tips di oggi, coincidendo con il periodo delle feste natalizie, è un po’ particolare e diverso dai soliti consigli che avete l’occasione di leggere qui, su Radio Bicocca.
L’ultimo Natale normale
Anche questo 2021 sta giungendo a termine e, sembra ieri, che salutavamo inconsciamente il 2019 come un anno qualsiasi. Invece, nel dicembre 2019, ancora non lo sapevamo che quello sarebbe stato uno degli ultimi mesi “normali” che avremmo vissuto.
Mi ricordo ancora limpidamente la serata del 24 dicembre 2019: ero a cena, con la solita tavola di parenti, a mangiare tortelli di zucca (ricetta tradizionale cremonese, ovviamente) accompagnati da un buon bicchiere di vino rosso e no, non lo avrei immaginato che la Vigilia successiva l’avrei passata in automobile, da sola, rientrando da Milano perché scattava la zona *inserire colore a caso di una sfumatura tra il giallo e il rosso* che permetteva di rientrare alla propria residenza.
No: le uniche sfumature che conoscevo a Natale passavano dall’arancione-ripieno dei tortelli all’arancione-mandarino post pranzo. E non lo avrei nemmeno lontanamente pensato che avremmo ribaltato la concezione del nostro quotidiano di lì a pochi mesi. Quella sera, tranquilla, assaporavo i miei tortelli e pensavo a quante pagine della tesi mi mancassero da scrivere e quante da studiare il 26. Tante. (Spoiler: troppe, in ciascun caso.) E, ovviamente, se avessi saputo che quelli erano gli ultimi sprazzi di vita normale che avrei vissuto, forse non sarei stata lì a sigillarmi nel mio antro segreto per studiare. Forse avrei abbracciato una volta in più mia sorella che abita lontano. Forse, sarei uscita una volta in più con i miei amici che vedo così poco. O avrei organizzato quella gita fuori porta che tanto volevo fare.
In poche parole: forse avrei evitato di rimandare sempre le cose belle. Se c’è una “cosa”che questo periodo di emergenza mi ha insegnato è di non procrastinare più la felicità. Questo non vuol dire darsi all’ozio totale, ma cercare di viversi la vita al meglio che si può. Non al peggio.
La banalità della normalità
Eh sì, starete pensando “è questo l’articolo più banale mai scritto?” Con orgoglio posso dire: sì, forse lo è. Essendo proprio il Natale la dea delle feste delle ovvietà, è stato pensato prorpio per questo giorno.
Il Bicocca Tips di oggi contiene tre consigli, legati a tre azioni da non dimenticare, non solo durante le feste ma anche nella quotidianità. E sì, è facile parlare ora (dopo che l’emergenza sanitaria è scoppiata ed è cambiato tutto, in questo presente attuale che conosciamo – purtroppo), con i se e con i ma, di come sarebbe stato facile fare determinate azioni invece che altre. Ma poiché abbiamo la prova di come tutto possa cambiare senza alcun preavviso e che l’incertezza è la nostra compagna quotidiana…Ora possiamo darci consigli che prima erano “scontati” perché “banali” dato che era certo che potessimo vedere gli amici ogni giorno, abbracciare i nonni ogni sabato, prendere un caffè in un bar dopo le 18, studiare in biblioteca o andare ai concerti. Adesso possiamo (e dobbiamo) ricordarci di come sia importante la scontata banalità di certe azioni.
3 azioni da non dimenticare durante queste feste 2021
Ecco quindi, per il Bicocca Tips di oggi, i nostri consigli:
1. Sorridere
Sotto le mascherine è difficile vedere le espressioni altrui, ma sorridere resta un’azione spontanea e contagiosa. Quindi sorridete, se non potete mostrarlo: ditelo.
2. Abbracciare
No, non abbracciare le persone, ma abbracciare qualcosa di nuovo. Nel senso di approfondire, scoprire e tuffarsi in un argomento stimolante, riscoprire una vecchia passione abbandonata. Questo è il consiglio: abbracciate la curiosità.
3. Ballare
Lasciarsi andare. Prendete la vostra playlist preferita, alzate il volume al massimo e ballate. Anche se non sapete come si fa, anche se siete dei “pali”, soprattutto se lo siete. Lasciatevi guidare dal ritmo e dimenticate il resto.
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