Ieri, dalla Spagna, eludendo tutte le restrizioni legate all’emergenza sanitaria, è approdato sulla scena italiana uno dei rapper emergenti più in voga del mondo latino: Patricio Martín Díaz, per tutti Don Patricio. È successo grazie a Ghali, che lo ha fortemente voluto per il suo remix di Boogieman.
Pero no es cool. Chissà quanto l’avremmo sentito questo ritornello, fra spiagge, bar, discoteche e party privati quest’estate, e non solo in Italia, ma anche in Spagna e soprattutto alle Canarie, dove Don Patricio è un vero e proprio idolo. Se solo tutti questi divertissements non fossero proibiti a causa del coronavirus. Da ieri molti si staranno chiedendo chi sia quel cantante che, con la sua vocina un po’ infantile e quello strano accento fa del remix di Boogieman una perfetta hit estiva. I pochi che hanno letto il nostro quarto winter tip, avranno la sensazione di averne già sentito parlare. I tanti che sono stati in Erasmus in Spagna nell’ultimo anno conoscono sicuramente alcune sue canzoni. La maggior parte degli italiani, prima di leggere il suo nome nell’album di Ghali, non lo aveva mai sentito prima.
Don Patricio, De la piazza de La Caleta para el mundo entero
Don Patricio ha ventisette anni ed è originario di La Caleta, un paesino abitato da circa 250 persone, sulla costa dell’isola di El Hierro, la più piccola e meno popolata delle sette Canarie, con poco più di 10 mila abitanti. Esordisce musicalmente con il gruppo canario dei Locoplaya. Il loro rap vecchia scuola, addolcito da sonorità più tradizionali come quelle di salsa e bachata, conquista l’arcipelago. Il loro più grande successo, Cuelga tù (in italiano: attacca tu), vanta 7 milioni di stream su Spotify, ma Patri, come si fa chiamare, ha piani ben più ambiziosi.
Le Canarie gli stanno strette. Così intraprende una carriera da solista, senza mai abbandonare definitivamente il gruppo, un po’ come Guè con i Club Dogo. Nel 2019, il suo album La dura vida del joven rapero, diventa un successo in tutta Spagna. Il singolo Contando Lunares, con 174 milioni di stream su Spotify, viene suonato ripetutamente in tutte le spiagge, discoteche e bar del mondo latino. Il portiere giallorosso Pau Lopez è già uno dei suoi fan più illustri, come riporta laroma24.it. Da poco è uscito il remix e ne ha già 7 milioni.
Ora, el mas italiano de la zona, come ama definirsi lui stesso, può contare 4 milioni di ascoltatori mensili.Così ha deciso di sbarcare in quel mondo tanto idealizzato nei suoi testi, quanto quello latino è idealizzato nei testi dei cantanti italiani: il Belpaese. Basterebbe ascoltare la simpatica intro di Contando Lunares per rendersene conto.
Buongiorno, buonasera a los signori y las principessa
Non capito l’italiani, l’italiano de la zona
Il bambino Don Patricio e Cruzzi Cafunotti
De la piazza de la Caleta para el mundo entero
Pizza prosciutto, pizza tropicale, pan con ajo 2’50 Coca Cola grande
Espero que disfruten del disco de Patri
Don Patricio non è il primo a contaminare la nostra scena rap/trap e ad esportarla in ambienti più caraibici. In molti ricorderanno la strofa del colombiano J Balvin nel remix di Yoshi. Non è nemmeno il primo canario a prendersi l’Italia e a portarsela nel bel mezzo dell’oceano atlantico. Già Maikel Delacalle, lui di Tenerife, aveva collaborato con Mahmood al remix di Soldi, facendolo diventare una hit anche in Spagna. Dovremo abituarcene. La nostra musica, almeno per quanto riguarda i generi prediletti dalla sottocultura giovanile, ha raggiunto un livello di maturità e di modernità tale da diventare un terreno molto fertile per le contaminazioni tipiche del mondo globalizzato. Questo significa anche che, dall’altro lato, è finalmente pronta, dopo decenni, per essere di nuovo esportata in tutto il mondo. L’Italia sta tornando cool.
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