Benvenuti su Cine Music! Come ad ogni buon pasto si abbina il corretto vino noi abbineremo ad ogni buon film un corretto disco, così da ampliare la vostra esperienza audiovisiva. L’accoppiata di oggi è formata da Sailor Moon Eternal, l’ultimo film della combattente che veste alla marinara, e Nessun posto è casa mia, uno dei più fortunati album della cantante Chiara Galiazzo.
Sailor Moon Eternal
Annunciato quasi quattro anni fa e, causa pandemia, continuamente rimandato il rilascio nelle sale cinematografiche. Finalmente, il film in due episodi da un’ora e mezza l’uno è sbarcato da qualche giorno su Netflix, piazzandosi subito all’apice della top 10 dei film più visti. Riprende l’arco narrativo della quarta stagione dell’anime, comprimendolo e rendendolo più fedele al manga, per la gioia dei fan. Protagoniste sono sempre le combattenti Sailor e Mamo, in Italia conosciuto come Marzio. Senza dimenticare la piccola Chibiusa, la figlia di Sailor Moon e Marzio proveniente dal XXX secolo. Contrapposta alle paladine della giustizia invece è una banda di amazzoni circensi pronte a tutto pur di incastrare il mondo in un incubo perenne.
Chiara Galiazzo e Nessun posto è casa mia
Il 2017 era stato l’anno di Francesco Gabbani. Al 67° festival della musica italiana Chiara porta il brano omonimo dell’album e si piazza 14esima su 16. L’album, così come i successivi singoli estratti, non fanno successo e purtroppo lei finisce nel dimenticatoio, come è capitato a molte artiste brave. Ricordiamo le hit Stardust feat Mika, Over the Rainbow e Straordinario, che però non impattano nel fandom. Nel 2020 Chiara pubblica Bonsai, il suo quarto album in studio, partecipa alla colonna sonora di A un passo dal cielo 6 e diventa la testimonial di Greenpeace con il brano L’ultima canzone del mondo.
La paladina della giustizia e la perfetta mentore
Se anche solo una delle combattenti Sailor avesse avuto nella sua playlist di Spotify l’album di Chiara Galiazzo, allora avrebbe risolto ogni suo problema. Ognuna delle tracce di Nessun posto è casa mia non è una canzone, bensì una lezione.
In Sailor Moon Eternal, tutti i personaggi vengono intrappolati in un incubo, il quale altro non è che la proiezione della loro paura più grande. Se Sailor Mercury avesse ascoltato Il cielo avrebbe potuto lasciarsi alle spalle le aspettative che sua madre nutriva nei suoi confronti. Se Sailor Mars avesse prestato attenzione alle parole di Ali che non ho, sarebbe riuscita ad andare oltre all’affetto familiare mancato e sarebbe stata sicura del suo futuro. Se Sailor Jupiter fosse incappata durante la riproduzione casuale in Le leggi di altri universi, il fatto di essere orfana lo avrebbe vissuto in maniera diversa. Se Buio e luce fosse arrivata all’orecchio di Sailor Venus allora il peso di essere una celebrità si sarebbe alleggerito con il ritornello.
Infine, Sailor Uranus, Neptune, Pluto e Saturn necessitavano di Grazie di tutto a palla, così avrebbero capito ciò che provano per la loro principessa in maniera più sana. A Marzio serviva Quel bacio, per farsi meno complessi di inferiorità e a Chibiusa invece Sentirò respirare, per uscire dal complesso di Elettra.
Insomma, la pace avrebbe regnato sul mondo, che non sarebbe stato in pericolo perché le paladine della giustizia sarebbero state fiduciose nelle loro abilità. Tutto grazie a Chiara Galiazzo.
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