Cine Music- The Neon Demon incontra Thom Yorke

Cinema e musica per raccontare insieme il delicato tema dell'aspetto esteriore.


Benvenuti su Cine Music! Come ad ogni buon pasto si abbina il corretto vino, noi abbineremo ad ogni buon film un corretto disco, così da ampliare la vostra esperienza audiovisiva. Il film di cui vorrei parlarvi oggi è The Neon Demon, piccola perla diretta dal visionario Nicolas Winding Refn nel 2016. Guardando questo film il primo album che mi è venuto in mente è stato Tomorrow’s Modern Boxes di Thom Yorke, l’ex-frontman dei Radiohead.

Il demone

Partiamo dal principio: di cosa parla il film? La storia ruota attorno alle vicende di una giovane ragazza che si affaccia per la prima volta al mondo della moda. Ciò che dall’esterno appare come una splendida realtà fatta di bellissime donne, si rivelerà presto per essere un covo di perfidia ed invidia, dove solo la persona più spietata riuscirà a fare carriera.

Il demone al neon citato nel titolo è proprio la bellezza: i personaggi del film, tutti perlopiù femminili, faranno di tutto per essere le più belle della scena, le più attraenti e le più richieste dalle agenzie di moda. Dietro a questa bellezza di plastica si nasconde però un vuoto d’animo, una mancanza di ogni forma di sentimento e un narcisismo estremo.

Quest’ultimo aspetto si può notare dal fatto che, in quasi ogni scena, ci sono degli specchi e spesso i personaggi vengono ripresi proprio attraverso queste lastre riflettenti. Già dai titoli di testa possiamo comprendere appieno questa filosofia, basata solo sull’apparenza e sul luccichio delle passerelle da sfilata.

La musica di Thom Yorke

Tomorrow’s Modern Boxes, per certi versi, è complementare a questo film. L’uso di musica esclusivamente elettronica, ad esempio, rimanda immediatamente il nostro pensiero a qualcosa di artificiale ma piacevole, così come la bellezza delle nostre protagoniste. There is No Ice, A Brain in a Bottle e The Mother Lode costituiscono la parte più sperimentale del disco, quella che più si basa su un immaginario astratto e virtuale. Questi sono giustamente contrapposti a brani più emozionali come, ad esempio, Guess Again! nel quale un malinconico pianoforte scandisce il triste tempo del brano.

Non è un caso che la colonna originale del film, composta da Cliff Martinez, segua grossomodo questo stesso ragionamento: suoni elettronici diluiti, dilatati, e volteggianti nello spazio etereo. Uno dei punti di forza del disco di Thom Yorke è sicuramente l’uso della voce in molte delle tracce. Il particolare timbro del cantante è assimilabile in tutto e per tutto ad uno strumento a sé stante, un qualcosa capace di donare ad ogni singola canzone una sfumatura che, altrimenti, andrebbe persa.

Ma le cose che accomunano le due opere non sono certo finite qui. Come suggerisce il titolo stesso, in The Neon Demon i colori al neon saranno proprio quelli che faranno da cardine all’opera. Lo studio della fotografia dietro a questo film è molto interessante e curato in ogni dettaglio, prendendo spunto sia da classici del genere come Suspiria, sia implementando quanto già visto in altre opere di Refn stesso. La copertina di Yorke, allo stesso modo, è un’immagine spaziale in bianco e nero con sovraimpressa una forma astratta in verde fluo che, con la sua geometrica linearità, porta bellezza e armonia in un grigio Universo.

In conclusione, The Neon Demon e Tomorros’s Modern Boxes sono un’ottima accoppiata che permetterà a chiunque di riflettere sul senso della bellezza. In particolare, la fredda atmosfera del disco supporterà in pieno la vuotezza d’animo di quasi tutti i personaggi che vedremo sullo schermo, facendoci capire fino a che punto l’essere umano possa essere egoista e crudele.

Di seguito, alcuni link utili:


0 Comments

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *