Cine Trash – Vacanze di Natale a Forte dei Marmi


Cinetrash

Bentornati su Cine Trash: la rubrica sui film di serie B. Qui tratteremo tutti quei film trash che, nella loro bruttezza, sono diventati veri e propri capolavori del genere. Oggi è il turno di Vacanze di Natale a Forte dei Marmi, la versione amatoriale del cinepanettone all’italiana.

Vacanze di Natale a Forte dei Marmi

Diretto da: Massimilliano Montefameglio

Anno: 2015

Genere: Cinepanettone

Percentuale Trash: 30%

Trama:

Cambia l’ambientazione ma gli inghippi sono sempre quelli. Parliamo della facoltosa famiglia piacentina dei Pelegatti, il cui padre dispensa mance a chicchessia, la madre è interessata solo ai social network, la figlia deve annunciare la convivenza con un anziano americano e il figlio si innamora della giovanissima amante del padre, impiegata proprio in un negozio a Forte dei Marmi. L’altra famiglia invece sono i napoletani Vitiello, che a causa di un disguido fortuito sono finiti proprio nello stesso hotel di lusso dei Pelegatti, lusso che non potrebbero mai permettersi date le difficoltà economiche. Il padre dei Vitiello è avvelenato dall’avarizia, la madre è la personificazione di ogni stereotipo campano, mentre le figlie sono talmente belle da essere corteggiate da chiunque le noti.

Nella settimana di vacanza dopo il Natale, le vite di queste due famiglie si intrecciano con gli abitanti della città, la cui trepidazione per la notte di Capodanno alla Capannina accompagna lo spettatore fino al finale.

La pellicola è una riproduzione amatoriale dei tanto amati cinepanettoni italiani. Boldi e De Sica chi? No no, in questo caso gli attori sono tutti novizi, ed effettivamente si vede. Ideato per Youtube, su cui è fruibile gratuitamente, è stato prodotto per fare beneficenza e divertire. Il primo scopo è stato sicuramente raggiunto. Ogni centesimo è stato versato all’associazione Adotta un Angelo di Paolo Bonolis e la risonanza mediatica ha fatto registrare incrementi anche nel turismo della Versilia. Il secondo scopo è discutibile.

È stato un successo, nonostante un successo non lo sia per niente. Appena rilasciato, il trailer è diventato virale, ha riempito le pagine di giornali e fatto fare sold out in poche ora alla prima organizzata al cinema Nuovo Lido di Forte dei Marmi. Tutt’oggi la pellicola conta più di 2 milioni di visualizzazioni.

Ma se siamo qui a raccontarvelo è perché ovviamente tutto il successo ottenuto, la comicità, la produzione, ogni minimo dettaglio, urla al Trash.

Dove trasuda la spazzatura?

In un film amatoriale sono scontati i rumori di sottofondo, le inquadrature accademicamente inaccettabili, le brutte interpretazioni, i problemi di audio. Bisogna ammettere che il regista Massimiliano Montefameglio, che di mestiere fa il giornalista, e anche per testate importanti, ha fatto un bel lavoro tutto sommato. Ha creato un prodotto per certi versi avanguardista azzarderei, data la presenza nel film di una ripresa dall’alto quando nel 2015 le riprese con i droni non erano ancora un dogma come lo sono oggi.

Chi ha ucciso Boldi e De Sica?

Nella descrizione su Youtube, i produttori si vantano di aver scritto lo sceneggiato in una settimana, girato poi per 8 giorni e infine montato in 5. Che stupido James Cameron a impiegarci 13 anni per architettare Avatar. D’altro canto nessuno si sarebbe dovuto aspettare nulla da Vacanze di Natale a Forte dei Marmi, mica si aspirava agli Oscar. Dunque come spiegarsi tanto successo? È semplice, l’unica cosa a far ridere del film è che chi vi ha partecipato credeva davvero nella comicità della trama. Cerchiamo di spiegarci meglio: che cosa fa ridere delle battute dei padri? Che per loro siano davvero divertenti. Il concetto è uguale.

Portiamo qualche esempio di gag: quando un amico del Pelegatti padre si avvicina a una delle figlie Vitiello le si rivolge dandole del lei, e questa pensa che sia matto e si riferisca a qualcuna lì vicino. Passiamo oltre. Il Padre Pelegatti è talmente abituato a dare la mancia a tutti i dipendenti dell’hotel che salendo sull’ascensore per sbaglio la dà anche ad altri clienti.

Fiore all’occhiello è lo iettatore: ogni qual volta che questo personaggio compare sulla scena ai protagonisti succedono fatti spiacevoli.

Magnatevi ‘na risata. Io le ho trovate scene iconiche. Gli 82 minuti di durata sono occhieggiati da questi sipari simil slapstick che lo rendono unicamente trash. In questo caso tradotto nel suo più infimo significato.

Piccola considerazione personale: la Capannina di Forte dei Marmi è la casa produttrice della pellicola. Nonostante sia un tempio storico della musica italiana ne esce un ritratto scadente e pacchiano. Se al suo posto vi fosse stato un locale qualsiasi non avrebbe fatto differenza. Un po’ più di onore sarebbe stato pertinente.

Qui il link per godervelo durante la cena di Natale con i vostri parenti.


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