Bentornati su Cine Trash: la rubrica sui film di serie B. Qui tratteremo tutti quei film trash che, nella loro bruttezza, sono diventati veri e propri capolavori del genere. Oggi è il turno di Guerre di Robot, un film di fantascienza con un solo robot e senza guerre.
Trama
Siamo nel futuro, la Terra si è trasformata per la maggior parte in deserto e gli unici stati che si sono salvati sono Cina e USA. La pellicola si svolge proprio negli Stati Uniti, dove troveremo ad accoglierci un gigantesco robot-scorpione, con tanto di fucile laser sulla punta della coda.
Scopriamo presto che questo è l’ultimo mega-robot in dotazione all’esercito ma che, anziché usarlo come arma difensiva, lo ha trasformato in un pullman per turisti.
Esatto, avete capito bene, l’arma potenzialmente più potente del mondo è stata adibita a navetta per portare i turisti curiosi a spasso per il deserto. La cosa ancora più buffa è che la meta più gettonata è la fantomatica Crystal Vista, una città fantasma che non ha assolutamente nulla di particolare da vedere.
Ma chi sono i protagonisti di questo frizzantissimo film di fantascienza basato sul turismo?
Abbiamo Drake, uno dei piloti dello scorpione, uno spaccone ignorante che ragiona con il basso-ventre piuttosto che con il cervello. Ci sarà poi Leda, una giornalista che vuole scoprire la verità su Crystal Vista, la noiosa città di cui sopra. Secondo indiscrezioni infatti, proprio qui è nascosto un secondo mega robot, del quale però nessuno sembra sapere nulla.
L’antagonista sarà invece un generale cinese che, con la scusa di alcune trattative commerciali, vuole impossessarsi del mecha-scorpione. Il resto dei personaggi è inutile, non penso sia rilevante ai fini della trama.
Le battute
Una delle cose peggiori di questo film è lo scambio di battute tra i vari protagonisti.
Facciamo un esempio. All’inizio del film, il pullman-scorpione-laser rileva in lontananza una presenza ostile, probabilmente dei banditi armati. Lo comunica alla stazione base che prontamente risponde: “Un segnale d’allarme non indica per forza che ci siano problemi, magari un coyote ha fatto pipì su un sensore”.
Il guidatore risponde “beh, se è stato un coyote allora aveva un fucile laser tra le gambe”.
Lo sentite? Lo sentite lo squallore dei dialoghi? E siamo a quattro minuti di film.
Non so se l’idea fosse quella di far ridere, ma di sicuro non ci sono riusciti. E vi garantisco che Guerre di Robot è costellato di battutacce di questo tipo. Sempre nei primi minuti di film, un gruppo di turisti viene accolto in una delle basi americane e, durante il tour guidato, la guida sostiene che “lo stoccaggio di rifiuti tossici può essere sicuro e divertente”. Non ho mai sentito nella stessa frase le parole rifiuti tossici e divertente, ma se lo dice lui mi fido.
Una finta guerra
Proseguiamo con la trama di Guerre di Robot. Il cinese cattivo riesce ad impossessarsi dello scorpione robotico con la forza. Il suo obiettivo è quello di andare alla città fantasma per distruggere tutti gli obiettivi sensibili.
Quali obiettivi sensibili ci sono in una città fantasma? Non ne ho idea, e secondo me nemmeno il cinese ce l’ha, visto che spara un po’ a casaccio ad ogni edificio che trova.
Mentre ascoltavo una marea di dialoghi stupidi susseguirsi l’un l’altro, mi sono reso conto di una cosa. Ormai mancavano 15 minuti alla fine e, fino ad allora, avevo visto un solo robot. E nemmeno un robot che fa cose interessanti, no, un robot che scarrozza turisti nel deserto.
Mentre il cattivo demolisce palazzi a caso, il nostro eroe spaccone va nei sotterranei della scuola per riattivare quel famoso secondo mega-robot che cercava la giornalista. Perché è risaputo il fatto che le scuole siano il luogo perfetto per nascondere dei robot da guerra.
Questo seconda macchina da combattimento ha un design che dire triste è riduttivo, uccidendo in un solo secondo tutte le mie (basse) aspettative nei confronti di un secondo robot anche solo vagamente interessante.
Il combattimento finale tra lo scorpione meccanico e il robot buono si svolge nel seguente modo: pugno al rallentatore, pugno al rallentatore, laser che fa pew pew, pugno al rallentatore, altri pew pew.
Pausa per accentuare la suspance.
Arriva il colpo finale, il laser distruttivo del secondo robot. Da cosa capiamo che è un laser più potente di quelli usati finora? Non fa più pew pew ma BRRRRZZZZ. Ora si che si percepisce la potenza suprema.
Infatti, dopo questo colpo micidiale lo scorpione viene eliminato. Fine.
La guerra di robot più triste di sempre.
Per concludere, credo che questo Guerre di Robot sia doppiamente ingannevole. Prima di tutto perché il titolo si riferisce a guerrE, plurale, e qui ne vediamo solo una. Secondo, perché quella che definiscono guerra è in realtà meno divertente che assistere ad un torneo di scacchi. Consigliato solo per le battute brutte che mettono un po’ di pepe nel film, sconsigliato per tutto il resto.
Dove guardarlo:
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