Eccessivo, violento, scorretto e perverso.
Sono solo i primi aggettivi che vengono in mente durante la visione di Climax, l’ultima follia cinematografica di Gaspar Noè. Il regista è considerato un vero e proprio guru del panorama underground, uno di quei nomi che, per gli amanti dell’eccesso, è sinonimo di garanzia.
La storia racconta di una ventina di ballerini che decidono di passare tre giorni in un maniero nel bosco, così da studiare una nuova coreografia. Una sera qualcuno mette dell’LSD nella sangria all’insaputa di tutti e presto quella che è iniziata come una serata spensierata si trasforma in un incubo dove violenza e paranoia fanno da padrone.
Noè nei suoi lungometraggi affronta molte delle tematiche calde della società odierna, come ad esempio la violenza e il degrado della mondo moderno in Irreversible, l’erotismo senza limiti in Love e l’abuso di sostanze in Enter The Void. Ogni film ha quindi un preciso messaggio da lanciare e Climax si può considerare come un riassunto di queste, con l’aggiunta di riflessioni sull’aborto e sul valore della vita.
Uno degli aspetti più interessanti è la soundtrack. Il regista per tutta 95 minuti ci costringerà ad ascoltare musica elettronica a tutto volume e finiremo per odiarla, così come odieremo tutti i personaggi sullo schermo. I vari brani sono realizzati da dj di fama internazionale come Daft Punk, Aphex Twin e Giorgio Moroder e, unitamente alle immagini, creeranno un senso di oppressione e claustrofobia che difficilmente riusciremo a scrollarci di dosso.
Questo è un film che, ovviamente, non è per tutti. La violenza è molta e le persone più sensibili potrebbero facilmente essere urtate dalle immagini e dal linguaggio della pellicola, pertanto a loro sconsigliamo la visione del seguente trailer.
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes raccogliendo molti consensi da parte della critica e sarà presente nella sezione Outsiders del Milano Film Festival. Per chi fosse interessato a vederlo, sarà al cinema a partire dal 19 settembre.
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