Diego Armando Maradona ha segnato la storia del Novecento in modo unico. Ha superato i confini dello sport, ergendosi a mito globale. Per questo sono tantissimi i prodotti culturali che lo hanno visto protagonista. Libri, film, serie tv e canzoni hanno indagato non solo il personaggio, ma anche l’uomo. Con i suoi successi e le sue meraviglie sportive ma anche con le sue storture, la dipendenza dalla droga in primis. Di seguito vi presentiamo alcuni di questi prodotti che vi consigliamo di vedere e ascoltare per provare a conoscere Maradona. La vita del diez argentino è stata legata molto anche al nostro paese, con la sua permanenza a Napoli dal 1984 al 1991.
1) Film | Diego Maradona (2019) di Asif Kapadia
Imparai che c’era Diego e poi c’era Maradona. Diego era un ragazzo con delle insicurezze, un ragazzo fantastico. Maradona era il personaggio che aveva dovuto inventare per soddisfare le esigenze del mondo del calcio e dei media. Maradona non poteva permettersi debolezze. Un giorno gli dissi che con Diego sarei andato in capo al mondo, ma insieme a Maradona non avrei fatto nemmeno un passo.
Fernando Signorini, preparatore personale di Diego.
Sono tanti i film e i prodotti televisivi che hanno ripercorso la vita e le gesta di Maradona. Tra quelli più conosciuti ci sono sicuramente Maradona by Kusturica (2008) e questo di Kapadia.
Asif Kapadia è un regista inglese di origini indiane che prima di questo lungometraggio aveva già realizzato prodotti di grande prestigio. Ha raccontato la vita di un altro grande dello sport, Ayrton Senna, in un documentario del 2010 e poi anche quella di Amy Winehouse. Con l’opera dedicata alla cantante inglese, scomparsa nel 2011, si è anche assicurato l’Oscar per il miglior documentario nel 2016. Insomma, stiamo parlando di uno dei migliori registi nel girare questi biopic su artisti e sportivi. E anche il documentario realizzato su Maradona non è da meno rispetto ai precedenti.
Oltre agli inizi di Diego in Argentina, sui cui però non ci si sofferma molto, il film racconta in particolare la vita di Maradona a Napoli. Il documentario mostra solo immagini di archivio, scelte dal regista tra cinquecento e più ore di materiale a disposizione, un lavoro immenso. Sono tantissimi i filmati RAI originali che ritroviamo nel film. Abbiamo quelli legati allo sport con, tra gli altri, le mitiche interviste nello spogliatoio del Napoli in occasione dei due Scudetti. E abbiamo anche servizi dei telegiornali dell’epoca sui fatti di cronaca che hanno visto protagonista Diego, non sempre in chiave positiva.
Kapadia è eccezionale perché sopra queste immagini, monta le frasi di Maradona, intervistato dallo stesso regista in occasione del film. Il documentario ci mostra quanto il legame tra il giocatore e la città di Napoli fosse simbiotico e fusionale, tanto da diventare quasi nocivo per Diego, che non seppe reggere tutta quella pressione.
2) Serie tv | Maradona in Messico (2019) di Netflix
Sono un brav’uomo. Voglio migliorarlo il calcio, per il bene della gente. Io non sono perfetto, nessuno è perfetto. A volte ho a che fare con cose che non sono in grado di controllare. Però, nel calcio, io non ho paura di niente.
Diego Maradona, 29 novembre 2018.
Un altro prodotto di grande rilievo, anche questo del 2019, è la miniserie in 7 puntate, realizzata da Netflix: Maradona in Messico. Gli episodi raccontano una delle ultime avventure di Diego nel mondo del calcio e anche una delle più strane in assoluto: quella da allenatore dei Dorados di Sinaloa. Si tratta di una squadra praticamente semisconosciuta, nata nel 2003, che milita nella seconda serie messicana, chiamata Ascenso MX. Il club vanta solo due partecipazioni alla massima serie e una vittoria in Coppa del Messico.
I Dorados sono di casa nella città di Culiacán, nella parte nordoccidentale del Messico. Non si tratta esattamente di un luogo celebre per essere un’attrazione turistica. Anzi, la città è famosa più che altro per il narcotraffico e per essere stata la terra di uno dei più grandi criminali del mondo in fatto di sostanze stupefacenti, il Chapo Guzmán, padrone del Cartello di Sinaloa. Ecco, non proprio la città e il campionato in cui ci aspetteremmo che una celebrità del calibro di Maradona possa finire.
Certo, le sue abilità da allenatore non saranno state pari a quelle da giocatore, ma rimane insolito vedere il nome di Maradona associato a quello di un campionato di seconda serie. Diego è stato allenatore dei Dorados per la stagione 2018/19, subentrando in corsa nel settembre 2018, con la squadra relegata tristemente all’ultima posizione. Non vi spoileriamo nulla, anche perché, diversamente dalle sue imprese da calciatore che conoscono tutti, magari qualcuno non saprà com’è proseguita la cavalcata di Diego coi Dorados. Nella serie tv si sono sprecate le battute relative all’accostamento tra la droga e il campione argentino. Una chicca della produzione è senza dubbio la canzone, prodotta per l’arrivo di Diego in Messico e utilizzata come sigla della serie.
3) Documentari tv | #Buffaracconta su Sky Sport
Ho due sogni: il primo è giocare un Mondiale, il secondo è vincerlo.
Un giovane Maradona.
Federico Buffa è oggi lo storyteller sportivo più conosciuto nel nostro paese. Dopo una brillante carriera da telecronista di basket, prima quello italiano, poi quello NBA, ha appeso il microfono al chiodo e si è dato alla produzione di un’incredibile serie di documentari. A partire dalle famosissime Storie Mondiali, realizzate in occasione della Coppa del Mondo di Brasile 2014. Occupandosi prevalentemente di storia del calcio, era ovvio che qualcuno dei suoi racconti dovesse finire per essere dedicato a chi la storia di questo sport l’ha fatta per davvero, Diego Maradona.
Il film di Kapadia racconta la sua esperienza da giocatore negli anni di Napoli e la serie tv di Netflix la sua avventura da allenatore. Per questo il terzo prodotto che vi consigliamo è lo speciale Buffa racconta Maradona (2012), che si concentra prevalentemente sui primi anni di vita di Diego. Buffa entra nel dettaglio e ci porta prima a Villa Fiorito, dove è nato il dieci argentino, in uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires e poi nel centro della capitale argentina, con Maradona che infrange tutti i record nelle giovanili dell’Argentinos Juniors. Buffa racconta Maradona è uno dei primi lavori realizzati da Federico Buffa come storyteller. La sua capacità di ammaliare tutti con le parole e riportarci davvero al tempo delle scene che racconta è riscontrabile già in questo lavoro. Se possibile, poi, la qualità delle sue produzioni è addirittura aumentata, arrivando a un livello altissimo.
Un altro prodotto assolutamente da citare è Buffa & Morales: storie di fútbol, realizzato in occasione della Copa America 2016. Quello di Victor Hugo Morales è un nome che magari ai meno esperti dirà poco. Tra le altre cose, è stato l’autore della telecronaca di una delle partite più incredibili della storia del calcio. Stiamo parlando dei quarti di finale del Mondiale 1986, Argentina-Inghilterra, quella in cui Maradona ha prima segnato con la “Mano de Dios” e poi ha realizzato quello che è definito praticamente all’unanimità il gol più bello della storia del calcio. Il racconto di Morales è incredibile e le sue parole sono passate alla storia tanto quanto la rete di Maradona. Le due cose sono ormai inscindibili.
4) Canzone | La vida tómbola di Manu Chao (2007)
Si yo fuera Maradona (se io fossi Maradona)
Viviría como él (vivrei come lui)
Porque el mundo es una bola (perché il mondo è una palla)
Que se vive a flor de piel (che si vive a fior di pelle)
Anche il mondo della musica non è rimasto esente dal magnetismo esercitato dalla figura di Diego Maradona. In Italia, anche la Dark Polo Gang nel 2018 ha pubblicato una canzone dal titolo Diego Armando Maradona, che però col dieci argentino ha poco a che fare. L’artista di fama internazionale più noto ad aver dedicato una canzone a Diego è sicuramente Manu Chao, con La vida tómbola del 2007. Il brano è stato la colonna sonora del già citato film Maradona by Kusturica. Dal testo della canzone emerge l’amicizia tra i due e l’ammirazione che il cantante di origini basche prova per Maradona.
La vita di Diego è stata davvero “una lotteria, di notte e di giorno”. Si è spinto così in alto che non ha saputo più sopportare tutto quel carico di pressione che gli gravava addosso. Ma in fondo chi siamo noi per giudicare? Teniamoci il campione che è stato e tutte le emozioni che ha regalato. Questo è quello che conta di più.
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