Intrighi, litigi, retroscena e molti aneddoti sono contenuti in El Día Menos Pensado, in italiano Dietro la prossima curva, una docuserie che racconta la stagione 2019 della Movistar: una squadra spagnola di ciclismo. Il documentario prodotto da Telefónica Broadcast Services e diretto da José Larraza e Marc Pons è disponibile a partire dallo scorso mese di marzo su Netflix. Attraverso sei puntate, della durata di circa trenta minuti ciascuna, lo spettatore è in grado di immergersi all’interno della formazione guidata da Eusebio Unzué per scoprire come si vive un’intera stagione ciclistica.
Al centro del documentario c’è sia il complicato rapporto di convivenza tra Mikel Landa, Nairo Quintana e Alejandro Valverde e sia la vittoria di Richard Carapaz al Giro d’Italia. Le vicende sportive sono già note a tutti coloro che seguono il ciclismo, ma il focus dell’opera è quello di narrare le paure e le speranze dei ciclisti per mettere in luce il loro lato umano che solitamente non viene mai messo in risalto al grande pubblico di questo sport.
Le testimonianze e le interviste inedite senza filtri dei corridori e dei direttori sportivi rendono il prodotto ancora più interessante e ricco di spunti di riflessioni. Le numerose immagini relative alle riunioni tecniche del mattino, al dopo corsa e alle sale massaggi fanno sì che il documentario riesca a trasmettere agli spettatori il clima di tensione che si respirava l’anno scorso dentro la squadra iberica. Le ottime riprese effettuate all’interno delle ammiraglie della squadra danno un grande valore aggiunto all’opera spagnola, poiché catapultano chi sta vedendo il documentario all’interno della vicenda come se fosse seduto sul sedile dell’automobile.
L’unica nota negativa della produzione spagnola è l’assenza di immagini relative alle classiche monumento. Giustamente ci si è concentrati sulle grandi gare a tappe, ma scoprire anche dall’interno le dinamiche di una corsa di un giorno, sarebbe stata la ciliegina sulla torta di questa produzione.
La squadra iberica, tuttavia, non è nuova a queste produzioni, perché nel corso del Giro d’Italia del 2011 aveva realizzato il documentario El ciclismo desde adentro. Confrontando le due opere ci si può rendere immediatamente conto di quanto El Día Menos Pensado sia più coinvolgente del precedente perché mette in luce il profilo psicologico di tutti i componenti della team. Un applauso va quindi alla Movistar per aver avuto un grande coraggio nel mostrare al mondo intero tutte le vicende della loro formazione e sono tanti gli aspetti che avrebbero potuto omettere, ma hanno voluto far emergere tutte le verità di una delle loro stagioni più difficili degli ultimi anni.
Tante altre squadre di ciclismo dovrebbero tentare di seguire l’esempio della compagine spagnola, aprendosi di più al pubblico per far scoprire cosa accade realmente all’interno di una formazione ciclistica. La domanda che sorge ora spontanea: la realizzazione di questi documentari potrebbe avvicinare nuovi appassionati al mondo delle due ruote? La risposta è sicuramente positiva, perché viene instaurata una nuova modalità di guardare le corse, in cui viene valorizzato maggiormente l’aspetto umano piuttosto che quello sportivo. Per questo motivo Dietro l’ultima curva è assolutamente da non perdere e da vedere tutto d’un fiato, sia per un amante di ciclismo che per chiunque non abbia mai seguito questo sport.
Articolo a cura di Mattia Spreafico
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