Se ti dicessimo che da oggi esiste un modo per contribuire alla ricerca sul cancro anche senza essere un ricercatore o un medico? E se ti dicessimo anche che per farlo basta avere un cellulare, un caricatore e un letto in cui dormire nel frattempo? Impossibile?
Da oggi non più grazie all’app DreamLab, nata dalla collaborazione tra Fondazione Vodafone e AIRC. L’applicazione permette di sfruttare la potenza di calcolo degli smartphone, inutilizzata durante la notte, scaricando piccoli pacchetti di dati e restituendoli poi ai ricercatori una volta elaborati.
Tali dati contribuiranno allo sviluppo del progetto Genoma in 3D, condotto dai ricercatori dell’istituto di oncologia molecolare IFOM con il sostegno di AIRC. Genoma in 3D punta a caratterizzare in modo accurato la struttura tridimensionale del DNA. “Il cancro è una malattia del genoma, cioè del complesso di informazioni genetiche contenute nel nostro DNA– spiega Francesco Ferrari, capo del progetto di ricerca – Attraverso i dati elaborati grazie a DreamLab riusciremo ad avere analisi avanzate su dati di architettura 3D della cromatina (complesso di proteine, DNA e RNA in cui è organizzato il genoma cellulare, ndr), per identificare in cellule normali i punti di contatto (geni bersaglio) e in seguito utilizzare questi risultati per interpretare quali mutazioni sono importanti per la prognosi in pazienti di tumore al seno. Il progetto potrà essere esteso in futuro anche ad altri tipi di tumore”.
Dopo aver scaricato l’app e collegato il telefono al caricabatterie, DreamLab si attiverà automaticamente, facendo sì che la potenza di elaborazione dello smartphone venga utilizzata per velocizzare i complicatissimi calcoli che sono sempre necessari per gli studi oncologici. Più alto sarà il numero di utilizzatori dell’applicazione maggiore sarà la velocità di calcolo a disposizione dell’analisi dell’enorme quantità di dati sull’architettura 3D del DNA.
Come attivare DreamLab? Puoi scaricare gratuitamente a questa pagina la versione Android e a questa la versione per iPhone. Una volta avviata l’applicazione sarà possibile scegliere se utilizzare la rete mobile o il Wi-Fi per l’elaborazione dei dati. Ora non ti resta che dormire e iniziare subito ad aiutare la ricerca sul cancro!
0 Comments