E poi c’è Cattelan è tornato sui nostri schermi per la settima stagione e nonostante le difficoltà legate al Coronavirus, ha saputo intrattenere il pubblico anche in questa nuova edizione. Il talk show, noto con il nome abbreviato di EPCC, è condotto da Alessandro Cattelan e va in onda, in diretta, ogni martedì sera alle 21.15 su Sky Uno. È possibile vederlo anche sull’applicazione per pc e smartphone SkyGo e in streaming su NowTV. Tutti i dodici episodi di questa stagione, della durata di un’ora ciascuno, rimangono poi visibili grazie alla piattaforma Sky On Demand. Lo show ha tenuto compagnia ai telespettatori dal primo martedì di aprile. La trasmissione è iniziata in pieno lockdown ed è terminata martedì 23 giugno con la dodicesima e ultima puntata. Il programma si ispira ai late show americani, come quello di Jimmy Fallon, ospite di Cattelan nella scorsa edizione.
Il periodo di quarantena ha imposto tanti cambiamenti allo show, ma alcuni aspetti sono rimasti legati alla tradizione del programma. Ad affiancare Cattelan, c’è sempre l’autore Marco Villa, che accompagna il conduttore specialmente nei discorsi iniziali e nei vari sketch. In studio, oltre a loro, non poteva mancare la partecipazione della band degli Street Clerks, capace di garantire il giusto sottofondo musicale a tutto quello che succede.
Come detto, molti sono stati i cambiamenti dovuti alla pandemia in atto. EPCC ha però saputo giocare con le difficoltà causate dal Coronavirus per quanto riguarda l’organizzazione del programma. Ad esempio, tutte le puntate hanno visto la mancanza del pubblico in studio. Questa lacuna è stata in parte colmata da alcuni membri dello staff, seduti nelle prime file. Essi hanno il compito di interagire con risate e applausi, per non far avvertire il vuoto dovuto all’assenza di spettatori.
Però, la vera novità riguarda gli ospiti. A causa delle limitazioni imposte dal Governo riguardo gli spostamenti, non tutti hanno partecipato ad EPCC direttamente in studio. Solo quelli residenti a Milano o nei pressi della città lombarda hanno raggiunto il luogo dove vengono registrate le puntate, gli IdeaStudios. Oltre a questi ospiti, di solito due per episodio, molti altri si sono collegati dalle loro abitazioni, in giro per l’Italia e per il mondo. Tra i vari personaggi famosi che hanno partecipato al programma e sono stati intervistati da Cattelan, troviamo esponenti del mondo dello sport, della musica, della radio, della televisione e del cinema. Ad esempio, tra questi abbiamo avuto il pilota di Formula Uno Charles Leclerc, l’eclettico Fabio Rovazzi, l’attore Luca Argentero e la comica Geppi Cucciari. Tanti sono stati anche gli ospiti internazionali in collegamento, come la cantante Dua Lipa e il regista statunitense Spike Lee. Oltre alle solite interviste condotte da Cattelan, col suo tono spigliato e amichevole, gli ospiti sono stati protagonisti anche di alcuni siparietti giocosi. Ad esempio, Leclerc e Cattelan si sono sfidati attraverso un simulatore di guida, percorrendo, grazie al videogioco, le strade di Montecarlo.
A mio parere, il vero punto di forza dello show è l’abilità del conduttore, Alessandro Cattelan, di unire la capacità di far ridere il pubblico con quella di ragionare e discutere di temi più seri e socialmente impegnati.
EPCC batte il Coronavirus e si conferma talk show di qualità. Infatti, ogni puntata del programma viene aperta da un breve discorso, volto proprio a far riflettere i telespettatori riguardo ad alcuni problemi della nostra società, come il razzismo e l’omofobia. Cattelan sicuramente è uno che “non le manda a dire” e anche quando parla di temi che in qualche modo al grande pubblico potrebbero risultare noiosi, riesce a intrattenere gli spettatori, tenendoli incollati allo schermo. Anche l’edizione di quest’anno è stata un successo, nonostante le limitazioni dovute al Coronavirus, molto spesso sfruttate come punti da cui partire per rinnovare il programma e proporre qualcosa di nuovo. Siamo pronti a gustarci gli ultimi episodi di questa stagione, già aspettando la prossima, per uno show che sta diventando sempre più un classico della tv italiana.
Articolo a cura di Matteo Piana
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