L’importanza del domani nel nuovo disco dei Fast Animals and Slow Kids


È già domani è il nuovo disco dei Fast Animals and Slow Kids, pubblicato il 17 settembre per Woodworm.
La band perugina torna con questo nuovo lavoro in studio, dopo due anni dalla pubblicazione di Animali notturni, album che li ha resi celebri al grande pubblico. Abbiamo avuto l’occasione di partecipare alla conferenza stampa di presentazione del disco, tenutasi la settimana scorsa presso Santeria Toscana 31 a Milano.

Quella alla quale abbiamo avuto il piacere di assistere, è stata la prima conferenza stampa in assoluto di FASK, abbreviazione con la quale vengono chiamati dai loro ascoltatori. Aimone, Alessio, Alessandro e Jacopo manifestano la loro emozione nel trovarsi a poter parlare su un palco del nuovo album, dopo più di dieci anni dalla loro formazione e dopo aver calcato i palchi più importanti in Italia. È stato ancor più significativo per loro essere letteralmente su un palco a parlare e a suonare qualche brano, in una delle venue delle più conosciute di Milano per i concerti italiani e internazionali.

In questo album viene messa in luce la relazione tra presente e futuro. “È già domani è quello a cui siamo arrivati – racconta Aimone Romizi, cantante del gruppo – Viviamo in una quotidianità proiettata su quello che sarà il futuro, su qualcosa che dovrà posizionarci in un futuro. Abbiamo cercato di fermare un attimo le nostre vite, creando un album che potremmo riascoltare tra vent’anni“.

Ci descrivono questo lavoro in studio come un disco di condivisione, una sorta di racconto emozionale, dove la band lascia libere le questioni, con pensieri e domande che rimangono in sospeso, al fine di voler sviluppare un dialogo, anche intergenerazionale. La prima canzone che ci presentano dal vivo è Stupida canzone, singolo pubblicato anch’esso il 17 settembre. In questo brano si ritrova l’importanza del dialogo, visto che in alcuni versi emergono le differenze tra la band e i loro genitori. Questo è uno dei pezzi che descrive maggiormente il rapporto tra la band e il suo essere proiettati verso il futuro: “Ognuno ha il suo posto e allora il mio dov’è?”, si domandano nel ritornello.

Questo album è stato scritto e registrato durante il lockdown e prodotto da Matteo Cantaluppi, produttore del loro precedente disco e di molti gruppi e artisti italiani come i Thegiornalisti, Ex-Otago, Dimartino. È un album che mostra l’evoluzione di questo gruppo che si fa strada da più di dieci anni, mostra un lato nuovo e vicino al mondo pop, come era già avvenuto con il precedente Animali Notturni, abbandonando forse un po’ le chitarre e la voglia di urlare che erano presenti in dischi degli anni passati come Alaska o Forse non è la felicità.

La musica ci deve portare a far qualcosa di sempre nuovo, di stimolante“. In questa nuova strada che stanno intraprendendo, i FASK dialogano con un pubblico sempre più ampio, non avendo paura di deludere coloro che li seguono da anni ed anni e che li hanno visti crescere. Grazie a queste 12 tracce, la band perugina mostra la propria maturità, la necessità di porsi domande, di temere il futuro ma cercare la propria strada per percorrerlo, che penso loro abbiano già trovato.

All’interno di È già domani si possono trovare dei singoli che i Fast Animals and Slow Kids hanno pubblicato negli scorsi mesi. Il primo è Come un animale, un brano che mette al centro il reagire, rispetto all’avere paura di agire, nel trasformare e valorizzare i nostri difetti. Il secondo invece – il loro primo feat in assoluto – è Cosa ci direbbe composto con il rapper torinese Willie Peyote, scritto con l’amico Lodo Guenzi e presentato sul palco del Concertone del 1 maggio a Roma. “Il senso di isolamento che abbiamo avuto ci ha portato a dire agli amici di fare pezzi insieme. Siamo una band che si è sempre isolata, quando tutto questo è crollato e ci è tornata fuori la voglia di incontrarci – ci raccontano i Fask – Pensavamo che il feat forse una tecnica di marketing ma crediamo sia figo se fatto con cognizione di causa con persone che stimi.

Interessante anche la scelta della copertina del disco, che fotografa la versione dei Fask in quel momento. Nell’idea di cristallizzare i momenti, la band perugina ha contattato un loro amico artista per realizzare non solo questo ritratto, ma anche delle cover per ogni traccia dell’album. Per avere in qualche modo qualcosa di fisico, di concreto a partire da qualcosa di etereo, da una loro immagine o idea.

Copertina di “È già domani”

Durante la conferenza stampa ha avuto un ruolo centrale anche il discorso sui concerti dal vivo: “Tour che definirei meraviglioso, abbiamo fatto un tour in acustico, è stata una soluzione felice – racconta il cantante della band – Ci siamo protetti per tanto tempo con le chitarre, visto che senti una carica dietro, che ti da uno stimolo e ovatta la tua voce. La dimensione acustica invece ti mette a nudo; alla base di un concerto in acustico c’è il principio dal dialogo, la voglia di voler parlare con qualcuno“.

A partire da aprile 2022 però è previsto un tour che porterà i FASK a “suonare nei locali che abbiamo sognato“. Saranno a Milano al Fabrique il 6 maggio 2022, ma poi anche a Bologna, Torino, Roma e molte altre città italiane.
Inoltre, i Fast Animals and Slow Kids sono in giro per l’Italia per presentare È già domani attraverso dei firmacopie e showcase. Il firmacopie a Milano sarà oggi, mercoledì 22 settembre alle ore 18:00 presso Mondadori Megastore (Piazza Duomo), mentre alle ore 22 i FASK saranno allo Spazio Polaresco a Bergamo per un Meet&Greet e showcase. Potete trovare tutte le informazioni sul loro sito: fask.it


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