Oggi, venerdì 4 marzo 2022, si celebra il World Tennis Day, la Giornata mondiale del tennis. Si tratta di una ricorrenza introdotta ormai nove anni fa. Correva l’anno 2013 e il 1° marzo si celebrava il centenario della fondazione della federazione internazionale, conosciuta come ITF, International Tennis Federation. Lo scopo della ricorrenza è quello di cercare di avvicinare più giovani possibili al gioco del tennis. In Italia, si tratta del quarto sport più praticato in assoluto, dopo calcio, pallavolo e basket, il primo per quanto riguarda quelli non di squadra. Noi di Radio Bicocca oggi vogliamo festeggiare il tennis dandovi tre consigli culturali legati a questo bellissimo sport.
Film | La battaglia dei sessi (2017)
Il lungometraggio diretto dai coniugi statunitensi Jonathan Dayton e Valerie Faris racconta un evento storico realmente accaduto. Infatti, i due registi hanno portato sul grande schermo una celebre partita di tennis, giocatasi il 20 settembre 1973. Come si può intuire dal titolo, a sfidarsi furono un uomo e una donna. Protagonista indiscussa della pellicola è proprio quest’ultima: Billie Jean King, interpretata da una formidabile Emma Stone. Billie Jean King è considerata oggi una delle migliori tenniste di sempre, capace durante la sua carriera di vincere ben 78 tornei WTA, il circuito tennistico femminile, tra cui 12 titoli del Grande Slam. Ma oltre alla sua formidabile carriera in campo, Billie Jean King è nota soprattutto per il suo attivismo nel mondo del tennis. Sulla scia dei movimenti femministi degli anni ’70 infatti la tennista fu una delle donne in prima linea nel cercare di spezzare l’egemonia maschile nello sport. L’intento era quello di arrivare alla parità salariale tra uomini e donne e aprire le porte del professionismo a queste ultime. I montepremi dei maggiori tornei infatti erano molto diversi tra i due sessi, nettamente sbilanciati a favore degli uomini.
Le lotte di Billie Jean King non erano universalmente apprezzate. Tra i suoi oppositori c’era anche Bobby Riggs (nel film interpretato da Steve Carell). Bobby all’inizio degli anni ’70 aveva già dato il suo addio al tennis. Alle spalle aveva una lunga carriera che l’aveva visto anche essere numero uno al mondo durante gli anni ’40. Le sue convinzioni machiste lo portarono più volte a scontrarsi verbalmente con Billie King. Dalle parole poi si passò ai fatti, o meglio al tennis. E così proprio in quel 20 settembre 1973 i due, Bobby Riggs e Billie Jean King, si trovarono di fronte in campo, allo Houston Astrodome. La battaglia dei sessi ci racconta benissimo quest’evento e ripercorre la vita e le vicissitudini anche private della campionessa Billie Jean King.
Podcast | Gravity di Sandro Veronesi (2021)
Il podcast Gravity è uno dei tanti ottimi prodotti di Chora Media. La voce dello scrittore Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega nel 2020 col libro Il colibrì, ci racconta la partita di tennis più lunga della storia. Si tratta dello scontro tra lo statunitense John Isner e il francese Nicolas Mahut, valevole per il primo turno del torneo di Wimbledon, partita giocatasi addirittura in tre giorni, dal 22 al 24 giugno 2010 sul Campo 18. La sfida durò ben undici ore e cinque minuti e si concluse con l’incredibile punteggio di 70-68 al quinto set. All’epoca infatti nell’ultimo set non era previsto il tie-break e un giocatore portava a casa il match solo conquistando due game in più dell’avversario. Oggi non è più così e un altro Isner-Mahut non potrà più verificarsi.
Il podcast di Sandro Veronesi in quattro puntate da 25 minuti l’una non si limita a raccontarci l’incredibile sfida. Il punto vincente per Gravity è mostrare come lo sport si unisce e ingloba le vicende del mondo. Veronesi infatti ci descrive bene tutti gli eventi che in quei tre giorni in cui si è giocato il match Isner-Mahut si verificarono nel mondo: l’eliminazione della nazionale italiana ai Mondiali di calcio in Sudafrica, Julia Gillard che diventò la prima donna a ricoprire il ruolo di primo ministro in Australia e l’incredibile vicenda del generale statunitense Stanley McChrystal.
Libro | Serena e Venus Williams, nel nome del padre di Giorgia Mecca (2021)
Le sorelle Serena e Venus Williams hanno bisogno di poche presentazioni. Serena è oggi la seconda tennista con il maggior numero di titoli vinti nei tornei del Grande Slam, ben 23. Davanti a lei troviamo solo l’australiana Margaret Smith Court, che ha conquistato un alloro in più. La sorella Venus, di un anno più grande, è stata per anni la sua rivale più accreditata sul campo da gioco. Se di loro sappiamo molte cose, Giorgia Mecca nel suo libro riesce comunque a stupirci per la quantità di informazioni e dettagli che riporta. Il suo volume è pubblicato dalla casa editrice 66thand2nd per la collana Vite Inattese, di cui vi avevo già consigliato un altro libro in uno scorso Bicocca Tips.
Leggendo le pagine di Serena e Venus Williams, nel nome del padre ci sembra proprio di entrare nella vita delle due formidabili tenniste. Fin dagli inizi in cui da giovani bambine e poi adolescenti in quel di Compton, malfamato sobborgo di Los Angeles, si allenavano instancabilmente per ore sotto la guida e le urla del padre padrone Richard Williams. Quest’ultimo voleva per forza di cose far di loro due campionesse assolute, le due migliori giocatrici di tennis al mondo, allo scopo di guadagnare i soldi dei ricchi montepremi messi in palio dai tornei più prestigiosi. Così avverrà, ma a quale prezzo ce lo lasciamo raccontare da Giorgia Mecca e dal suo bellissimo libro.
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