Contributi di rilievo ed alto numero di partecipanti al convegno tenutosi in Bicocca
Si chiude la 5° Giornata Interculturale organizzata dal Dipartimento di Scienze della Formazione Riccardo Massa e si mantiene vivo l’entusiasmo che ha già coinvolto centinaia di studenti.
L’ aula Magna è gremita, hostess e stewards, vestiti di tutto punto, accolgono col sorriso studenti e studentesse che prendono posto sulle comode poltroncine rosse; si chiacchiera, si attende e alle ore 9:45 di mercoledì 23 maggio 2018, prende il via la maratona interculturale che ha impegnato i partecipanti fino a tarda sera.
Una prima parte, istituzionale, vede i maggiori esponenti degli enti promotori dell’evento ringraziare per la calorosa accoglienza. La giornata è parte integrante di un ciclo di incontri volti alla promozione del possibile dialogo fra culture, organizzati dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da BMW Group Italia.
La mattinata prosegue con i primi interventi. Il divulgatore scientifico Francesco Cavalli-Sforza affronta il tema delle migrazioni nel corso dell’evoluzione dell’uomo sfatando il mito che descrive l’epoca attuale come travolta da processi migratori: gli spostamenti hanno sempre fatto parte della storia dell’umanità. Il giornalista Ezio Mauro sprona a riflettere sui fantasmi dell’uomo bianco condizionato dalla crisi e dalle paure ad essa collegate. Padre Laurent Mazas, fondatore dell’iniziativa “Cortile dei Gentili” del Vaticano, invita al dialogo fra credenti e non credenti. Vinicio Ongini dell’Università di Roma affascina i presenti con racconti di scuole dell’infanzia che, con l’obiettivo di accrescere la coscienza interculturale dei più piccoli, promuovono il racconto di fiabe tradizionali ma non convenzionali. Ecco che i bambini si confrontano allora con una Cenerentola cinese che indossa sandali o una Cenerentola indiana aiutata da Buddha. Neri Marcoré, artista ed intellettuale, chiude la prima parte dell’incontro con l’invito a pensarsi come figli del mondo e lo fa con ironia, citazioni d’autore, canzoni e poesia.
Si parte a pieno ritmo anche nel pomeriggio con Gabriele Iannaccio, dell’Università Bicocca, il quale analizza le attività di un progetto volto alla riflessione su giochi linguistici, incomprensioni e punti d’incontro fra comunità ospitanti e stranieri. Anna Granata, dell’Università di Torino propone i risultatidi una ricerca sull’integrazione di minori non accompagnati, richiedenti asilo, ai quali viene data l’opportunità di passare alcuni giorni in una famiglia italiana; un’occasione arricchente non solo per i giovani ma anche per le famiglie ospitanti.
Il presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente, Janiki Cingoli, presenta un progetto volto al dialogo interculturale fra studenti mentre il fondatore della Comunità del Mozambico in Italia, Fernando Chironda, racconta la sua storia d’integrazione nella penisola tricolore dando la possibilità ai presenti di confrontarsi con un’esperienza vissuta in prima persona. Il formatore e musicista Henri Olama mostra invece il suo impegno nelle scuole italiane, dove promuove percorsi artistici con l’obiettivo di decostruire gli stereotipi che ruotano attorno all’arte africana. “La prima volta che a scuola mi hanno chiesto di fare la danza della maschera africana– afferma il giovane- io non ne avevo mai vista una. Le maschere africane non sono più in Africa”.
Si cambia registro con Luca Ciabarri dell’Università Bicocca che affronta il tema delle migrazioni via mare verso l’Italia attraverso i numeri; ancora una volta sono i miti il vero bersaglio. Le migrazioni via mare, nonostante l’importanza mediatica riservata al fenomeno, raccontano solo una piccolissima parte degli spostamenti delle persone. Il giornalista Luca Attanasio pone la platea davanti ad esperienze di smarrimento presentando le difficoltà dei giovani migranti, minorenni non accompagnati, che approdano sulle sponde di Lampedusa sfidando la vita su imbarcazioni fatiscenti.
Ivan Bargna dell’Università Bicocca affronta il tema delle arti africane fra tradizione e contemporaneità; una ricerca di identità che non può mancare l’appuntamento con l’incontro interculturale. Alessio Annino dell’Università di Bolzano parla della Sicilia dove un accordo di integrazione impegna una delle regioni d’Italia più coinvolte nell’accoglienza dei migranti.
Chiude Modou Guye dell’Associazione Socio Culturale Sunugal che carica di positività l’aula attraverso la presentazione di buone pratiche volte ad una sinergica integrazione: sviluppo di competenze imprenditoriali e costruzioni di ponti fra l’Italia e paesi d’origine sembrano essere le parole d’ordine di un lavoro efficace.
Il pomeriggio si conclude fra ringraziamenti ed applausi. L’appuntamento è per il 30 maggio, data di scadenza del bando penso interculturalmente. I partecipanti avranno infatti la possibilità di sviluppare il proprio pensiero nei confronti del tema centrale della giornata attraverso la stesura di un testo di 300 battute. I primi 5 classificati si aggiudicheranno un premio in denaro di mille euro ed i testi più meritevoli saranno pubblicati sul sito di responsabilità sociale di BMW Group Italia: “Specialmente”.
Il successo del convegno è confermato dal numero dei presenti, oltre mille. L’entusiasmo si carica quindi di aspettative per questa originale ed interessante iniziativa che vede i partecipanti dell’evento non solo in qualità di spettatori ma anche parte attiva del processo grazie alla possibilità di esprimere attraverso il bando il proprio punto di vista in una chiave, ancora una volta, interculturale.
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