A pochi mesi di distanza da The Politician, Netflix e Ryan Murphy sono pronti a sganciare un’altra bomba. Si tratta della miniserie Hollywood i cui 7 episodi saranno disponibili sulla piattaforma streaming a partire dall’1 maggio.
Prodotta e creata dallo stesso Murphy insieme ad Ian Brennan, la serie, ambientata nella Hollywood del secondo dopoguerra, racconterà le vicende di un gruppo di aspirati attori e registi che tentano di sfondare nel mondo del cinema nonostante favoritismi, ambiguità e discriminazioni.
Episodio dopo episodio scopriremo cosa sarebbe successo se negli anni ’40, una donna avesse diretto uno studio di produzione, un’attrice nera avesse ottenuto una parte da protagonista e un attore gay avesse dichiarato apertamente il suo orientamento sessuale.
Se cambiamo il modo in cui vengono realizzati i film, possiamo cambiare il mondo.
Per quanto riguarda il cast Ryan Murphy ha deciso di molti interpreti fidati e già presenti in altri suoi progetti, affidando loro ruoli che creano un mix di personaggi fittizi e realmente esistiti. David Corenswet (The Politician) è l’aspirante attore Jack, costretto a scendere a compromessi per ottenere un ruolo di prestigio in un film; Archie Coleman (Jeremy Pope) è uno sceneggiatore afroamericano che spera di sfondare scrivendo una storia per una protagonista bianca; Darren Criss (Glee e American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace) interpreta Raymond, un regista intenzionato a far ottenere all’attrice Camille (Laura Harrier) un ruolo da protagonista nonostante il colore della sua pelle.
Al volto di Sheldon Cooper (The Big Bang Theory) Jim Parson è invece affidato il ruolo di Henry Wilson, ambiguo e spregiudicato agente della star Rock Hudson (Jake Picking), entrambi personaggi realmente esistiti. A completare il cast troviamo altri nomi eccellenti: Patti LuPone nei panni di Avis, una donna che si trova a dirigere improvvisamente una casa di produzione, Queen Latifath, Dylan McDermott e Samara Weaving.
Parola d’ordine per poter guardare Hollywood? Dreamland.
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