Nina Cried Power segna il ritorno di Hozier, il cantautore irlandese che nel 2014 ha scalato le classifiche con il brano Take Me To Church, contenuta nel suo primo album. Un debutto rumoroso, segnato da una candidatura ai Grammy Awards, un duetto con Annie Lennox e una collaborazione con l’attrice Saoirse Ronan per il video di Cherry Wine, il cui ricavato viene devoluto in beneficenza per la lotta alla violenza sulle donne; dopo due anni e mezzo in tour, però, Hozier disfa la valigia che lo ha accompagnato in giro per il mondo e torna a mettere mano alla sua nuova musica. Confessa di non saper scrivere nel trambusto della tournée, di essere impacciato e di non essersi ancora abituato all’ansia da palcoscenico, perciò si prende una pausa e torna a casa, nella contea di Wicklow in Irlanda.
In questo nuovo EP, precursore di un album che in un’intervista a RTÈ ha definito “una sorta di fritto misto, dark ma anche divertente ed umoristico”, Hozier lascia spazio alla sua passione per il gospel ed il soul: Nina, in Nina Cried Power, è Nina Simone, ma ci sono anche James Brown, Billie Holiday e Mavis Staples, con la quale Hozier duetta nella title track. I due hanno lavorato a quattro mani sugli arrangiamenti per produrre un inno alla forza delle lotte politiche alle quali Staples e gli altri artisti citati nel brano hanno contribuito (“non è la canzone, è il modo in cui la canti” recita il pezzo). Nonostante la carica del gospel di Nina Cried Power, però, Hozier non ritiene che il suo prossimo album guarderà la realtà con occhio speranzoso: “è come se il mondo intero urlasse contro un falò” ha raccontato a Rolling Stone “ci arrabbiamo gli uni con gli altri e sbraitiamo i nostri punti di vista in questa fornace di discorso. Non c’è nulla di razionale in tutto questo, abbiamo veramente toccato il fondo.”
Hozier on How Political Insanity, Nina Simone’s Example Fueled His New Music
Non a caso nell’EP figurano anche NFWMB (Nobody Fucks With My Baby), con un chiaro richiamo ai temi e alle sonorità di It Will Come Back, contenuta nel primo album dell’artista, e Moment’s Silence (Common Tongue). Ancora una volta l’amore, la religione, gli errori umani vengono affrontati con pungente ironia; a far da contrappunto alla critica chirurgica alla società di oggi, l’artista racconta una storia d’amore, Shrike, con una dolcezza, una delicatezza che ricorda Cherry Wine ed un tocco di amarezza in pieno stile Hozier.
L’EP Nina Cried Power è disponibile su tutte le piattaforme di streaming dal 6 settembre. Hozier farà tappa in Italia, all’Alcatraz di Milano, il 18 novembre.
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