Intervista | Edwyn Roberts: Fai rumore, il nostro invito a comunicare

Edwyn Roberts ha scritto insieme a Diodato Fai Rumore, brano vincitore del Festival di Sanremo 2020


Fai rumore

La settantesima edizione del Festival di Sanremo si è conclusa nella notte tra sabato 8 e domenica 9 febbraio con la vittoria di Diodato con la sua Fai rumore. Edwyn Roberts, co-autore del brano, ci ha raccontato la nascita della collaborazione con Diodato e l’immensa felicità di aver vinto il Festival proprio con questa canzone.

Come sono nati Fai rumore e la collaborazione con Diodato?

Io e Diodato ci siamo conosciuti più o meno due anni fa ad un camp di scrittura, ovvero settimane organizzate dalle nostre case editoriali dove tutti gli autori si trovano a scrivere insieme a coppie e poi alla fine della settimana si ascoltano i brani scritti e creati. Durante quella settimana abbiamo notato che c’era dell’alchimia musicale e anche un’affinità di gusto e quindi abbiamo iniziato a scrivere qualche canzone un po’ come per testarci, funziona così quando si scrivono canzoni insieme ad altre persone perché è un processo che non è semplice in quanto metti in gioco un po’ il tuo mondo interiore, il tuo bagaglio musicale e le tue emozioni. Quindi dopo esserci scambiati le nostre impressioni ci siamo trovati in studio l’inverno passato, quello del 2019, e la canzone è nata proprio di getto, è stato un processo creativo che non è per niente comune perché a volte le canzoni ti fanno anche impazzire, puoi scriverle e riscriverle per settimane senza darti pace. Invece probabilmente quel giorno le stelle si sono allineate, c’è stata un’energia abbastanza magica, il brano è nato praticamente subito e anche noi, increduli, ci siamo messi a ridere perché è stato tutto abbastanza incredibile. Questa situazione succede pochissime volte e credo che poi abbia in qualche modo onorato il pezzo, perchè nel brano si sente l’onestà della fase creativa, si sente che non c’è stato bisogno di rivedere o di ripetere qualcosa perché Fai rumore è arrivata molto diretta ad entrambi e l’abbiamo capita subito.

Cosa volevate comunicare con questo brano?

La frase Fai rumore è stata la prima che ci è venuta in mente, poi Antonio (n.d.r Diodato) ha scritto tutto il testo perché era molto ispirato e gasato da questo concetto che ci è sembrato molto originale e potente e, abbinato alla melodia di apertura del ritornello, ha man mano guadagnato ancora più forza. Tutto il brano è nato proprio dalla parola rumore. Fare rumore nella vita per abbattere ogni tipo di muro che si crea tra le persone, anche non voluto e non cercato perché molto spesso ci si allontana anche senza rendersene conto e quindi il brano è, appunto, un invito a fare rumore, a non tenersi le cose dentro e a comunicare.

Fai rumore ha vinto anche il premio della critica Mia Martini e il premio della sala stampa Lucio Dalla, secondo te quali sono le caratteristiche di questo brano che sono riuscite a mettere d’accordo tutti?

Mi viene difficile prendermi la responsabilità di dirti quale è stato il trucco perché suonerebbe sicuramente presuntuoso, io credo che la cosa che ripaga sempre nella vita e nell’arte sia la verità e la verità diventa bellezza, sempre.

Diodato ha dedicato la vittoria alla sua famiglia e poi anche a quella che si è creata con te e con il suo staff e alla sua città Taranto. Tu vuoi dedicarla a qualcuno in particolare?

Questa vittoria la dedico anche io alla mia città, Cremona, alla mia famiglia, alle persone che mi sostengono, che mi stanno vicine e che mi permettono di essere anche il disastro che sono a volte. La dedico a coloro che mi hanno permesso di esprimermi perchè non succede a tutti di avere delle persone che hanno la pazienza di capirti, di supportarti e di farti esprimere.

Sono passate alcune ore dall’annuncio del vincitore e state cominciando pian piano a rendervi conto della vittoria, come ti senti?

Io sono nella stessa situazione di quando si scende dalle montagne russe e si hanno ancora le gambe che tremano. È tutto bellissimo, sono molto contento per Diodato e sono anche molto contento per me, vincere Sanremo con un pezzo di questo tipo secondo me rende la vittoria ancora più gratificante perché il 2020 è un momento storico, musicale e discografico in cui è difficile dare retta alle ballad e affezionarsi a questo tipo di canzoni. Siamo in un momento storico in cui la società e le dinamiche ci impongono un po’ di nervosismo, rabbia e frenesia quindi anche nei brani si cerca di dare alla musica, a livello tecnico, dei bpm molto alti e un certo tipo di ritmo. In Italia poi si tende a volte a voler emulare gli americani, questa cosa è stata ovviamente sempre fatta nella vita in generale, però in questo caso partecipare al Festival con un brano così e con queste caratteristiche e vincerlo per me è veramente importante perché sia io che Diodato abbiamo un bagaglio musicale che non vogliamo smentire e quindi per noi aver vinto con una canzone così è magico, è il massimo.

Ringraziamo Edwyn per la disponibilità e anche per essere stato, insieme a Paolo Antonacci, uno dei relatori del nostro percorso formativo Bbetween Multimedia – Radio corso base. Di seguito alcuni link utili.


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