Il 3 settembre 2020 è stato pubblicato Ciao for now, il nuovo singolo di Jesse the Faccio e Nico LaOnda, che rappresenta una atipica e nuova collaborazione tra i due e che segna ufficialmente la fine dell’estate.
Questa collaborazione nasce dopo che entrambi (Jesse e Nico) avevano letto un articolo di CSI Magazine sul MI AMI 2019 dove al redazione proponeva al promettente Nico LaOnda un feat con Jesse the Faccio, per via di sonorità simili o un’affinità musicale tra i due. I due artisti si ascoltano reciprocamente e poi, un po’ per caso, si mettono in contatto su Instagram.
La passione per gli anni ‘90 e per la band indie-rock Pavement è la molla che fa scrivere a Jesse musica e testo del brano, mentre Nico inserisce il parlato. Quest’ultimo trova così involontariamente il titolo Ciao for now che convince entrambi fin da subito. Ciao for now è anche il saluto che Nico ha fatto ad un suo vecchio datore di lavoro licenziandosi via messaggio.
In collegamento con Padova e con New York abbiamo fatto qualche domanda a questi due artisti, per farci raccontare meglio la loro collaborazione.
Ciao ragazzi, come state? Come avete trascorso questa lenta estate di ripartenza?
NLO (Nico LaOnda): Mah… qui a New York non è ripartito un bel nulla ancora. Ci siamo concentrati su tante cose diverse, come tutti del resto. Scrivere nuova musica è una di queste. Manhattan è vuota. Tanta gente se n’è andata. Le proteste in strada hanno un po’ catalizzato la mia attenzione personalmente. Provarle in prima persona con gli elicotteri sopra la testa 24 ore al giorno è abbastanza surreale ma fa anche capire quanto le persone unite possono dimostrare. È l’estate in cui volenti o nolenti è stata scoperchiata la pentola…a pressione. Ho cominciato a farmi tante domande. Mi fermo qui perchè potrei andare avanti per ore (anche se forse dovremmo).
JTF (Jesse the Faccio): Sto abbastanza okay, in ripresa un po’ dal tutto. Mi sento decisamente fortunato che sono riuscito a portare comunque un po’ in giro VERDE (il suo ultimo disco nord.), mesi fa era impossibile da credere. Ho cercato di vivermela nella maniera più normale possibile. Vediamo da qui ad un mese questo grande “punto di domanda” di cosa succederà come sarà affrontato, nella musica e non solo.
La vostra collaborazione è nata un po’ per caso, come vi siete trovati a lavorare insieme, anche se a distanza?
NLO: Super facile. Ha fatto tutto lui haha
JTF: Decisamente facile. Il brano è stato prodotto e registrato mixato e tutto qui a Padova a parti concordate ci siamo fatti mandare la parte di Nico e niente, il resto è stato mandarci messaggi per caricarci a vicenda e dire stronzate.
Cosa racconta Ciao for now?
NLO: Il testo l’ha scritto lui a parte il parlato in mezzo. Quello è chiaramente un flashback sugli anni ’90 che come sempre mi è uscito di getto. “Le immagini dei miei testi vengono al volo, scrivendo in fretta. Vengono bene se danno subito il piacere che ti dà un bel lampo” per citare Paolo Conte (con tutto il rispetto dovuto).
JTF: Non c’è una storia ben definita come nella maggior parte dei miei pezzi, potrebbe essere una storia legata ad una relazione a Milano negli anni ‘90 o il ricordo di essa a distanza di trent’anni.
Possiamo affermare che in questo brano abbiate voluto esprimere una nostalgia verso il passato, parlando di MTV Unplugged e dei mondiali?
NLO: Quello è un intermezzo. Il pezzo parla anche d’altro. Il background è 90s. I suoni, la performance. Quindi ho scritto quello slego freestyle per metterci una cornice.
JTF: Esattamente come dice Nico, la collaborazione tra noi parte proprio da una passione per gli anni ‘90 con determinati tipi di sonorità. Il testo poi varia in altri aspetti, l’intermezzo parlato serve appunto per dare un contesto e per richiamare e marcare ancora di più le sonorità 90s presenti.
La scelta stilistica del brano mette al centro gli anni ‘90…
NLO: Molto volume, appunto, registrato su nastro. Come si faceva negli anni ’90. Le parole sono importanti comunque. Giusto, Jesse?
JTF: Giustissimo. La priorità era che suonasse anni ‘90 per chiara scelta stilistica. Le parole comunque sono importanti danno ancora più significato al pezzo, anche se son semplici e strutturate in maniera abbastanza lineare sempre per accentuare l’attitude del brano.
Avete scoperto delle sonorità musicali comuni, ma anche il fatto di essere entrambi veneti e di avere New York come punto di contatto. Che rapporto avete con entrambi i luoghi?
NLO: New York è di sicuro casa mia ormai anche se non escludo una nuova sfida. Vediamo che succede a Novembre, se sono ancora il benvenuto. Ho lasciato il veneto che avevo 18 anni. Un punto in comune tra i due luoghi potrebbe essere la spiaggia. Il litorale dell’Adriatico è più simile a Coney Island di quanto si pensi.
JTF: a New York non ci sono ancora mai stato magari ci arriverò magari …
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