Se avete preso almeno una volta la metropolitana durante la fashion week può esservi capitato di sedervi vicino a uomini dai lineamenti duri, alti più di 1.80, vestiti con abiti firmati dai calzini agli elastici per i capelli e belli da non accorgervi della bava che cola dalla vostra bocca aperta. Sì, esistono uomini molto belli, ma no, non abitano tutti a Milano. Non disperatevi, magari lo rincontrerete alla prossima Settimana della Moda perché era sicuramente un modello che dal 14 al 17 giugno sfilava per una delle 51 collezioni primavera/estate 2020.
Durante queste quattro giornate Milano si è nuovamente riempita di glamour, mostrando ancora una volta al mondo di essere una città piena di stile. Tra prime volte di brand emergenti come Fay, Brett Johnson, Youser, David Catalan, Miguel Vieria, EdithMarcel, Rolf Ekroth & Terenit, le conferme di ogni fashion week: Versace, Armani, Marni, Dsquared2, Marcelo Burlon, Etro, Ermenegildo Zegna, Fendi, Les Hommes, Philipp Plein, Missoni, Trussardi. Grandi assenti Gucci e Bottega Veneta che stanno cercando di rendersi più raggiungibili dall’audience, Prada presente invece a Shanghai, Givenchy a Parigi e Ferragamo spostatosi a Pitti Uomo.
Tutte le sfilate sono state un successone ed è stato anche possibile godersele comodamente seduti a casa perché grazie alle dirette dei profili ufficiali Instagram e Facebook. Ogni firma ha contribuito a dare una nuova visione del fashion: Versace ridefinisce la sensualità maschile portando in scena un uomo che gioca con la sua femminilità, Armani scopre una sportività formale con silhouette morbide e tessuti lucidi (Armani vestirà anche alle prossime olimpiadi gli atleti italiani), Dolce & Gabbana combina la jungla ai safari con stampe di animali e banane e cocchi contrastanti e appariscenti, mentre Philipp Plein regala un tributo ai Kiss centrando la collezione sull’heavy metal e hard rock.
Ma la moda non è solo abiti, è anche installazioni e ambienti. Ogni anno che passa Milano si abbellisce proprio dei segni lasciati dal passaggio di eventi organizzati in luoghi diversi. Come la sfilata di Sunnei, avvenuta sotto un cavalcavia a Rubattino pulito dai graffiti tramite una mano di vernice bianca e uniforme. Oppure come la sfilata di Palm Angels, avvenuta in un passaggio della fermata metro di Porta Venezia, ricoperta di felci e piante esotiche.
E poi la fashion week è anche VIP, tanti VIP. Ogni anno orde di fan aspettano fuori dalle sfilate che i loro beniamini escano anche solo per un rapido saluto. Quest’anno erano presenti Marco Mengoni, Samuel L. Jackson, Richard Madden, Maluma, Annalisa, Tedua, Irama, Ernia, Dark polo gang, Niall Horan, Mahmood, Mahershala Ali e tanti altri. Ma la più discussa di tutti è stata Deva Cassel, alla sua prima apparizione pubblica in solitaria, la figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel ha presenziato alla sfilata di Versace rubando i riflettori e i flash dei paparazzi.
Il prossimo appuntamento moda è la Milano fashion week donna dal 17 al 23 settembre. Per rincontrare il vostro modello della metropolitana dovrete aspettare il gennaio del prossimo anno. Buona fortuna.
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