In questi giorni fare la spesa sembra essere diventata un’impresa colossale. Tra lunghe code, un numero elevato di misure restrittive, la paura del contagio e l’irreperibilità di alcuni prodotti, quella che era una attività banale e scontata, è diventata una situazione molto stressante e quasi surreale.
Dopo una attenta lettura delle indicazioni ministeriali e la consultazione di interviste rilasciate da esperti del settore, abbiamo pensato di raccogliere 10 raccomandazioni per una spesa sicura e responsabile.
1. Esci da casa solo se strettamente necessario
Potrà sembrare un consiglio banale, ma crediamo sia importantissimo ricordare che la spesa non deve costituire un pretesto per una passeggiata. I contatti con le altre persone, ma anche con superfici esterne (la pulsantiera di un ascensore o la maniglia di una porta…) ci espongono al rischio di contagio. E con noi sarebbero a rischio tutte le persone con cui siamo a stretto contatto. Quindi limitiamo questa attività alle reali esigenze primarie.
2. Assaltare i supermercati per fare provvista? NO
Ce lo hanno detto più volte e il premier Conte lo ha ribadito in maniera eclatante: tutti i negozi e le attività che trattano beni di prima necessità, continueranno ad essere aperti. Quindi niente panico!
3. Attento a dove metti le mani
Lavare le mani è la norma igienica più importante per prevenire infezioni (tra cui quella da SARS–Cov–2 ). La prima cosa da fare una volta rientrati a casa è lavare le mani. Fino a quel momento è assolutamente vietato toccarsi il viso!
Tutti gli oggetti e le superfici toccati prima di aver accuratamente lavato le mani, sono da considerarsi contaminati e quindi andrebbero disinfettati.
4. Non solo le mani, anche il cellulare e le confezioni dei prodotti
Lavare le mani e poi riprendere in mano il cellulare è un errore diffuso, ma non per questo trascurabile. Il nuovo coronavirus (similarmente ad altri microrganismi patogeni) resiste sulle superfici per alcune ore. Cosa fare quindi? Munirsi di un qualsiasi disinfettante a base di alcol al 75% o a base di cloro al 1% (come la candeggina) e pulire tutti gli oggetti che avevamo con noi (occhiali, chiavi, auricolari…).
Alla luce di quanto evidenziato, sarebbe consigliabile pulire anche le confezioni dei prodotti acquistati.
Leggi l’articolo sulle modalità di trasmissione del virus e le strategie per proteggersi a cura dei ricercatori dell’Ospedale San Raffaele.
5. Evita i contanti, paga contactless
Molte delle nostre carte di credito sono abilitate per il pagamento contactless e per gli importi sotto i 25€ non è necessario inserire il pin, evitando di dover toccare la tastiera del POS. In questo modo limitiamo il contatto con monete e banconote che vengono maneggiate da tantissime persone prima di finire nelle nostre tasche.
Se non avete una carta di credito abilitata a questa funzione, seguite le istruzioni di Salvatore Aranzulla per poter pagare con il vostro smartphone.
6. Rispetta sempre la distanza di sicurezza e le altre misure
Le attività commerciali aperte, in accordo con le prescrizioni del Dpcm 11 marzo 2020 e le indicazioni regionali, hanno messo in atto tutte le misure del caso per minimizzare il rischio di contagio. Tra queste, la distanza di sicurezza di almeno 1m (ma possibilmente anche 2m) e il divieto di accesso a chi dovesse presentare sintomi o dovesse avere temperatura superiore ai 37.5 °C.
La distanza di sicurezza non vale solo in coda! Anche all’interno del negozio è importante che questa venga rispettata: sarebbe davvero un peccato mettere in atto così tante precauzioni e poi rischiare di infettarsi per prendere da uno scaffale un barattolo di sottaceti.
7. Acquista solo ciò di cui hai davvero bisogno
Abbiamo appurato che i negozi che trattano generi di prima necessità, continueranno ad essere aperti regolarmente e che il governo garantirà l’integrità della filiera produttiva. Detto ciò, abbiamo davvero bisogno di acquistare 15 panetti di lievito di birra o 13 flaconi di alcool etilico?!
Questo atteggiamento di “corsa alle provviste” ha solo risvolti negativi: porta a spendere soldi in prodotti che normalmente non acquisteremmo, e che probabilmente continueremo a non usare neanche in questa circostanza. In questo modo costringiamo gli altri a rinunciare a prodotti di cui avrebbero reale bisogno o ad uscire nuovamente per procurarseli.
8. Over 65 e persone fragili o in difficoltà
Moltissimi comuni italiani hanno attivato una rete di servizi riservati alle persone anziane o con difficoltà. Se conosci persone che potrebbero aver bisogno di questi aiuti, assicurati che ne siano a conoscenza. In questo momento è importante mantenere le distanze fisiche, ma abbiamo bisogno più che mai di prenderci cura gli uni degli altri.
Il numero che il Comune di Milano riserva a questi servizi è 020202 – tasto 7
9. Non fare code lunghissime, vai controcorrente
L’impressione che ho avuto è che le persone si stiano riversando tutte nei grandi supermercati, dimenticando la presenza dei piccoli negozi di generi alimentari, dal panificio alla salumeria, dal fruttivendolo al minimarket. Il modo più sicuro per evitare lunghe attese e limitare i contatti con altre persone (che come in uno strano gioco di ruolo, dobbiamo considerare potenzialmente infette) è evitare i luoghi affollati da altra gente. Inoltre in questo momento di crisi, acquistare da piccole realtà, costituisce anche un atto etico e solidale.
Esiste inoltre un sito, Filaindiana.it , ideato da un gruppo di sviluppatori della start-up italian Wiseair, che consente di monitorare in tempo reale le code che si formano agli ingressi dei supermercati. Al momento funziona solo in Lombardia, ma presto sarà utilizzabile anche in altre regioni.
10. Rilassati e ottimizza il tempo, ma poi torna subito a casa
Nonostante i consigli contenuti nel punto 9, prima di entrare all’interno del supermercato, potrebbe passare un’oretta o più. Quale occasione migliore per ascoltare una nuova playlist o fare del sano stretching?
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