Dopo il meritato successo internazionale della prima stagione, arriva in prima visione mondiale su Rai1 dal 10 febbraio, e online su RaiPlay, L’amica geniale. Storia del nuovo cognome. Il secondo capitolo della storia di Elena e Lila, le due inseparabili compagne d’infanzia e di vita protagoniste dei best seller di Elena Ferrante e della loro trasposizione televisiva.
Gli eventi del secondo capitolo sono in continuità con la fine della prima stagione. Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila (Gaia Girace) si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso sè stessa. Ciò non le fa perdere il suo temperamento ribelle che le permette di non lasciarsi sottomettere nemmeno dalle ripetute violenze del marito Stefano (Giovanni Amura). Sempre più carismatica e dotata di furbizia riuscirà a spiccare anche in questi 8 episodi.
Elena (Margherita Mazzucco) è ormai una studentessa modello ma è in costante agitazione sentendosi sempre fuori posto. Mostrandosi vulnerabile e fragile non è immune ai turbamenti dell’adolescenza e ai cambiamenti che inevitabilmente il matrimonio della sua migliore amica porta con sé. Grazie alla scuola riuscirà ad uscire dal rione tramite una borsa di studio che la porterà a Pisa dove, nella solitudine della sua stanza, si scoprirà scrittrice. Le due ragazze, quindi, prenderanno strade diverse e la loro amicizia ne risentirà fra alti e bassi.
In questo secondo ciclo di episodi Alice Rohrwacher ha affiancato Saverio Costanzo alla regia dirigendo gli episodi 4 e 5, puntate dove il ritmo accelera durante la vacanza ad Ischia.
Entriamo in un linguaggio ribelle degli anni Sessanta. “Oltre alla naturale maturazione dei personaggi, c’è una tematica nuova di carattere politico nella seconda stagione: la contesa di classe. Entriamo in un’epoca nella quale, tramite la cultura, si può accedere a un ambiente diverso”, ha anticipato la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione.
Nonostante l’ambientazione vintage, le tematiche toccate in questa travolgente serie sono spaventosamente attuali. Spiccano le mentalità conservatrici, pensate ormai superate, e si comparano con la nostra attualità non così diversa. Per gli spettatori è impossibile non immedesimarsi in uno dei protagonisti. Soprattutto il pubblico femminile può trarne insegnamenti, non da poco, come l’emancipazione femminile e il coraggio di prendere in mano la propria vita. Lo scenario coinvolgente che racconta di situazioni e paesaggi a noi familiari, ci regala una nostalgia di un passato che molti di noi non hanno mai vissuto.
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