Si è tenuta nella mattinata di oggi, 17 dicembre, la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Accademico 2019/20. Dopo il discorso del neo-Rettore Giovanna Iannantuoni, sono intervenuti il Presidente uscente del Consiglio degli Studenti Bianca Uberti Foppa ed il Rappresentante del personale tecnico-amministrativo in Senato Accademico Roberto Manera. Ospite d’eccezione e di lusso, per quest’anno è stata Anne-Marie Slaughter, Direttrice della Pianificazione politica degli Stati Uniti sotto la presidenza di Obama. Hanno chiuso la cerimonia il concerto dell’Orchestra dell’università ed il conferimento del Premio Giovani Talenti.
L’Università degli Studi di Milano Bicocca è un ateneo giovane, ma già all’avanguardia. Dati alla mano, nonostante la deprimente scarsità di fondi assegnati da stato e regione, può tranquillamente considerarsi fra le migliori università d’Europa per vari indicatori, come ricerca, internazionalizzazione e collaborazione con aziende e territorio. Non bisogna poi dimenticare che due dei tre rettori che si sono susseguiti – sì, solo tre – sono donne. Insomma, risulterebbe difficile credere che ci si trovi in Italia.
Quest’anno, ai confini settentrionali di Milano, ci si appresta ad entrare nel ventiduesimo anno accademico dalla fondazione e lo si fa, neanche a dirlo, in modo quasi visionario rispetto agli altri atenei del Belpaese. Mentre altre università per la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico invitano le più alte cariche della nostra Repubblica, qui si guarda di là dell’Oceano Atlantico, in linea proprio con quel DNA allo stesso tempo avanguardistico e sociale che caratterizza la Bicocca. Così, a Greco-Pirelli approda Anne-Marie Slaughter, che negli Stati Uniti, sotto la presidenza di Obama, fu la prima donna a ricoprire il ruolo di Direttore della Pianificazione Politica.
Dalla Iannantuoni alla Slaughter: una Bicocca a trazione femminile
Come da tradizione, la prolusione del Rettore ha aperto le danze. In un’aula magna gremita, Giovanna Iannantuoni, dopo aver denunciato i problemi del sistema universitario italiano e ricordato i grandi risultati ottenuti dai due precedenti rettori, ha tracciato le linee guida del suo mandato, che inizia appunto a partire dall’anno accademico appena inaugurato. “Credo molto nel senso di comunità: i ragazzi devono essere orgogliosi della loro università. Durante questo mandato lavoreremo sul verde e sulla bellezza degli edifici e del campus. Ultimeremo la costruzione di due nuovi edifici: U10 e U19. La bellezza non è soltanto estetica ma anche cura, sostanza e amore. Il futuro degli studenti, però, è la nostra prima missione. Per questo dobbiamo lavorare su orientamento, internazionalizzazione e job placement. È una sfida che possiamo vincere. Il mio augurio è che questo sia un anno di scienza, cultura e libertà per tutti“.
È stato poi il turno dell’illuminato intervento di Bianca Uberti Foppa e di quello disilluso, con una leggera vena polemica di Roberto Manera. I due hanno riportato i presenti sulla Terra ricordando che, nonostante tutto, c’è ancora molto lavoro da fare, e su più fronti. Infine, è arrivato il momento della tanto attesa Slaughter. L’attuale CEO di New America ha chiuso la sua lectio magistralis “A world designed by women, for everyone”, con un invito ai partecipanti. “Purtroppo, soprattutto all’estero, molti sono convinti che il Rinascimento sia avvenuto esclusivamente nella città di Firenze, ma non è così. Leonardo da Vinci ha lavorato moltissimo anche a Milano. L’ottaedro, simbolo della vostra università, è stato disegnato proprio da lui. Immaginate allora un Rinascimento del Ventunesimo Secolo, un nuovo Umanesimo: un mondo più giusto, che ponga al centro l’equità di trattamento fra uomini e donne“.
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