Noemi a Bergamo con il Metamorfosi Summer Tour


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Quella di Bergamo è stata solo la seconda tappa del tour che vedrà Noemi protagonista dell’estate italiana. Data non soldout, comunque sia una bella presenza, quasi 500 persone affiatate, che solo alla fine del concerto hanno disubbidito alle norme anti Covid e si sono raggruppate senza distanza sotto il palco per salutare l’artista romana con più pathos.

La suggestiva cornice del Lazzaretto di Bergamo insieme alla notte stellata hanno regalato uno spettacolo gratuito migliore di quello per cui invece si è pagato. I presupposti c’erano: un pianoforte, una violoncellista, una chitarra, una pianola, niente fronzoli, solo ciò che tutti si aspettano, ovvero la voce della leonessa. Come ogni diva – oramai si sentono tutte di esserlo, ma solo poche come lei possono fregiarsi del titolo – si presenta sul palco con 40 minuti di ritardo, vestita con un top, pantaloni palazzo, tacchi neri. La semplicità. Eppure, dopo poco, quella semplicità che tanto gli sta a pennello potrebbe essere scambiata per incuria, trascuratezza, disinteresse.

Noemi parla poco con il pubblico, interagisce chiedendo mani e urla, ma è come se non le ascoltasse veramente. Non osa, non scende da quel palco 20×8, e non si sbilancia, nemmeno quando alla fine alcuni si avvicinano. Inoltre, sbaglia una canzone del nuovo disco, però chiede scusa, e la ripete dandone un’interpretazione integerrima e carismatica. Sarebbe perdonabile, il tipico errore che capita anche ai migliori, se non fosse che anche nei brani successivi incespica e, come con la polvere indesiderata, fa finta di nulla seppure tutti se ne siano accorti.

La voce c’è stata, è la presenza che è venuta meno. Noemi è un’artista con sei album alle spalle, hit storiche che rimarranno nelle storie delle persone. Non ha scusanti. Non si può neanche considerare nel periodo di decadenza, perché con Makumba, ultimo singolo in collaborazione con Carl Brave, sta scalando le classifiche – attualmente è settima nella top 50 delle canzoni più ascoltate su Spotify Italia con più di 400 mila ascolti giornalieri. Pure alla scorsa edizione di Sanremo, la 71°, con Glicine si è piazzata sesta, ma dopo il Festival la vittoria l’ha ottenuta con gli ascolti radiofonici.

E allora che fosse solo la giornata sbagliata? Non si trova altra spiegazione. Amareggiati, speriamo che fosse l’eccezione che conferma la regola: Noemi è una brava cantante.

Lasciamo alcuni link utili:

Sito ufficiale con le prossime tappe del tour: clicca qui

Prossimi eventi al Lazzaretto: clicca qui


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