Da quassù la Terra è bellissima, senza spazi nè confini
Yuri Gagarin
Con questa citazione si potrebbe riassumere il progetto iniziato dal MUDEC, il Museo delle Culture di Milano, uno straodinario viaggio che ci porterà a scoprire il nostro pianeta in modo inedito e affascinante.
Il progetto si pone come obiettivo quello di raccontare passato, presente e futuro della geografia mondiale, dalla presentazione dei grandi esploratori italiani del Novecento alla visione critica di artisti come Banksy. Il progetto Geografie del Futuro infatti si sviscera in tre diverse mostre: Capitani Coraggiosi, Se a parlare non resta che il fiume e The Art of Banksy.
Capitani Coraggiosi è inserita all’interno del palinsesto culturale del Novecento Italiano organizzato dal Comune di Milano. La mostra si apre con una sezione dedicata all’esplorazione delle vette, con particolare attenzione verso l’ambita conquista della cima del K2. Accanto a questa è stata allestita un’area dedicata all’industria aerea, particolarmente fervente a Milano durante il Novecento. Nella successiva stanza si passa invece all’esplorazione e allo studio dei corpi celeste ad opera di Schiaparelli, figura di spicco all’interno del panorama scientifico di quegli anni. Come ultima forma di eslporazione è stato scelto il sottosuolo, sia naturale che antropico, con particolare attenzione per il Gruppo Grotte Milano, punto di riferimento del settore dall’1897.
La seconda mostra in programma è Se a Parlare non resta che il fiume, un’installazione artistica multimediale basata sulle fotografie di Jane Baldwin in collaborazione con Survival International. Il progetto ha come obiettivo la sensibilizzazione verso il tema delle popolazioni indigene, sempre più in pericolo a causa dello “sviluppo” industriale. Si metterà in discussione il concetto stesso di progresso attraverso foto e testimonianze di donne che vivono lungo il fiume Omo, al confine tra Etiopia e Kenya.
The Art of Banksy chiude questo trittico dedicato alle geografie del futuro. La mostra conterrà oltre 70 dipinti ed opere dell’artista che, da sempre, ha usato l’anonimato come tratto caratteristico e che ha realizzato la sua street art in moltissime città del mondo.
Questo interessantissimo palinsesto di eventi è senza dubbio uno dei più curiosi ed ambiziosi mai realizzati dal MUDEC e, di seguito, potrete trovare alcuni link utili:
0 Comments