Torna anche quest’anno il Noir in Festival, dedicato al genere noir nel cinema e nella letteratura. Dal 3 all’8 dicembre la manifestazione riempirà il calendario milanese con una serie di proiezioni, presentazioni ed eventi speciali. Saranno nello specifico tre i luoghi cardine della città: il quartier generale di Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano e la Libreria Rizzoli Galleria.
Ospite d’onore sarà Harlan Coben, autore di romanzi noir da cui sono stati tratti film e serie di successo (come The Stranger, su Netflix). Allo scrittore è stato assegnato il Raymond Chandler Award 2022, il maggior riconoscimento italiano alla carriera di un maestro del genere letterario thriller e horror.
Già dalla locandina, la 32esima edizione porge un chiaro omaggio a Quentin Tarantino, che trent’anni fa fece il suo debutto al festival con Reservoir Dogs. La celebrazione dell’annata 1992 si ritrova inoltre nel tributo ai registi Bertrand Tavernier e a Jules Dassin, nonché nella proiezione in 4K del primo cult tarantiniano.
Noir in Festival apre con una serata inaugurale al Multisala Eseo e, alla Casa del Manzoni, con la premiazione del vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco per il miglior romanzo noir italiano dell’anno.
La novità dell’anno è la sezione Game inFest, dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività. Inoltre, ci sarà un approfondimento sulla Graphic Novel con il fumetto di Paolo Bacilieri, adattamento di Venere privata di Scerbanenco.
Di seguito la presentazione in dettaglio di ciò che ci riserverà il Noir in Festival.
Noir in Festival: film in concorso e fuori concorso
La selezione ufficiale del 2022 è caratterizzata da opere di grande attualità, che rispecchiano un presente di scontri tra civiltà e violenza. I tredici film, tutti in anteprima italiana, offrono diverse e importanti prospettive sul tema.
Profeti (Alessio Cremonini), racconta la prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. Il regista iraniano Mani Haghighi ritrae invece la condizione della donna oggi in Iran con il suo Subtraction. Sulla stessa scia, Bowling Saturne di Patricia Mazuy denuncia il femminicidio in chiave thriller. Il regista/psicoterapeuta ucraino Alexandr Zhovna presenta Sashenka, film sul duplice omicidio che sconvolse l’opinione e l’immagine pubblica nella società sovietica degli anni ’70, di particolare rilevanza letto alla luce degli attuali risvolti geopolitici.
Con Hunt esordisce alla regia Lee Jung-jae, anti-eroe di Squid Game, narrando una guerra tra una spia nordcoreana e una spia del Sud che si tramuta in scontro tra civiltà. In collaborazione con Sky e presto su NOW, troviamo anche Kimi (Steven Soderbergh) con Zoë Kravitz. Ancora, il festival propone La niña de la comunion (Víctor Garcia) e Enys Men (Mark Jenkins).
Tra i fuori concorso troviamo invece Viking (Stéphane LaFleur), black comedy canadese ambientata tutta in un’unica stanza. Ancora, in occasione del centenario del primo film di Hitchcock, Mark Cousins si interroga sul significato e sul ruolo dell’opera dell’artista in My Name is Alfred Hitchcock. Abbiamo poi Silent Night (Camille Griffin) con Keira Knightley e Lily-Rose Depp e RAGTAG di Giuseppe Boccassini, collage di 310 film noir dagli anni Quaranta agli anni Cinquanta. A chiudere la rassegna ci sarà Decision To Leave di Park Chan-wook, premio per la regia al Festival di Cannes.
Infine i sei finalisti per il Premio Caligari, per cui una giuria di 80 studenti e appassionati di cinema decreterà il vincitore, sono:
- Ero in guerra ma non lo sapevo (Fabio Resinero)
- Una femmina (Francesco Costabile)
- Ghiaccio (Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis)
- Il muto di Gallura (Matteo Fresi)
- Piove (Paolo Strippoli)
- Ti mangio il cuore (Pippo Mezzapesa).
Appuntamenti con la letteratura noir
Oltre a Harlan Coben, molti scrittori di riguardo saranno ospiti al festival, spesso in dialogo tra di loro. Donato Carrisi, ora in libreria con La casa delle luci, parlerà con Coben del suo ultimo romanzo The Stranger. Maurizio De Giovanni presenta il nuovissimo Caminito, che segna il ritorno del Commissario Ricciardi. Il giornalista spagnolo Vicente Vallés racconta invece il suo romanzo di spionaggio Operazione Kazan in dialogo con Aldo Giannuli, mentre Maria Oruña presenta Quel che la marea nasconde. Troviamo poi l’esordio letterario della regista Cinzia Bomoll con La ragazza che non c’era e del giornalista Paolo Maggioni con La calda estate del commissario Casablanca, presentato assieme a Luca Crovi (Il mistero della torre del parco e altre storie). Ritorna poi Gino Vignali con I milanesi si innamorano il sabato.
Per quanto riguarda il Premio Giorgio Scerbanenco, i cinque romanzi finalisti sono:
Il complotto dei calafati (Francesco Abate)
Le notti senza sonno (Gian Andrea Cerone)
Le strade oscure (Andrea Fazioli)
La vita paga il sabato (Davide Longo)
Fuoco (Enrico Pandiani).
I titoli sono stati votati dai lettori del sito e dalla Giuria Letteraria, con presidente Cecilia Scerbanenco. Nel nero degli abissi di François Morlupi si aggiudica invece il Premio dei lettori al miglior romanzo noir per essere stato il più votato sul sito del festival.
Noir in Festival si riconferma un punto di riferimento per gli appassionati del genere nelle sue diverse forme artistiche. Se rientri in questa categoria e passi per Milano, ti raccomandiamo quindi di non perderti questo evento!
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