Dopo l’uscita di La più bella del mondo, singolo estratto dall’ultimo album di Mecna e CoCo, abbiamo voluto recuperare alcune delle canzoni famose del passato che sono state riprese dai cantanti d’oggi per interrogarci su questo eterno ritorno tra passato e presente. Talvolta fortuito, altre meno, per riscoprire insieme alcune hit e la storia della musica italiana.
La più bella del mondo (Raf, Manifesto – 1995) FT La più bella (Mecna & CoCo – Bromance, 2021)
Partiamo proprio dai due Corrado, che riprendono il celeberrimo ritornello (sia testualmente che musicalmente) dalla canzone di Raf del 1995. Il brano originale fu scritto interamente da Raf e fu una delle canzoni d’amore italiane più dedicate degli anni ’90. Mecna e CoCo decidono di riprenderla in chiave moderna, abbandonando i ritmi del passato, contornandola di frasi rap e un testo in chiave più attuale. La canzone è contenuta nell’album Bromance.
Se Raf dice alla donna del suo cuore “e tutto quanto il mondo intorno è più blu, non c’è neanche una salita quando ci sei tu, tu non sei un’illusione per fortuna che ci sei, come mai non te l’avevo detto: sei la più bella del mondo sei la più bella per me”, nel loro omaggio a Raf in La più bella, Mecna e CoCo dicono “e maledico i giorni in cui non ti ho incontrata, sei stata nei miei sogni e poi ti sei svegliata nel mio letto una domenica e non sei più andata via e ogni volta che mi svegli penso: sei la più bella del mondo (sei la più bella), sei la più bella per me (perdo la testa)…”.
Siamo certamente su due livelli differenti, ma il romanticismo pervade entrambi i brani. Se il primo è molto pop e lento, il secondo ha dei ritmi più accelerati ed è figlio della fusione ormai tipica della musica d’oggi tra rap e musica leggera.
Il cielo in una stanza (Gino Paoli, 1961) FT Il cielo nella stanza (Salmo ft. Nstasia – Playlist, 2018)
Precedentemente, un’altra canzone figlia di questo mix di rap, pop e storia della musica è stata Il cielo nella stanza. Il brano del rapper sardo Salmo omaggia (a modo suo) nel 2018 il celeberrimo pezzo di Gino Paoli. Inarrivabile, ovviamente. Ma, per il genere di Salmo questo è certamente uno dei brani più famosi. Inoltre, si tratta anche di uno dei pochi (nonché il primo) testi d’amore scritto dal rapper. Il cielo in una stanza, l’originale, scritta e cantata da Gino Paoli (e non solo…!) è invece, più che un pezzo musicale del passato, una vera e propria poesia che ancora oggi è cantata da giovani e meno giovani.
Chissà che la storia della musica non porti anche il pezzo di Salmo a restare negli annali e che questo titolo gli porti in qualche modo fortuna. La canzone scritta da Gino Paoli, di cui è stata magistralmente interprete Mina, ha donato alla cantante cremonese grandi successi: grazie a essa Mina infatti sfiorò i 2 milioni di copie vendute il 15 ottobre del 1960. Allo stesso modo, il singolo ha regalato già un grande successo al rapper sardo. In 24 ore dalla sua uscita gli ha fatto registrare più di un milione di stream su Spotify.
Ovviamente si tratta di due brani completamente diversi, che in comune hanno (in parte) e il titolo e il tema: l’amore (o quasi). Da una parte visto come una passione profonda e dall’altra come una dedica all’amata. Contrariamente a quello che si può pensare però la poesia scritta da Paoli non è stata inspirata da un grande sentimento amoroso ma piuttosto, come da lui raccontato, da una forte passione carnale provata per una donna, in una stanza col soffitto (ovviamente) viola. La canzone per la sua celebrità è stata citata anche da Jovanotti in una delle sue hit, Sono un ragazzo fortunato. Che inizia dicendo proprio: “Se io potessi sarei sempre in vacanza, se io fossi capace scriverei il cielo in una stanza”.
uNa DiReZiOnE giUsTa (yungest Moonstar/Tha Supreme e Neffa, 2021) FT Lontano dal tuo sole (Neffa – Sognando Contromano, 2009)
Qui più che di una citazione, si tratta quasi di un vero e proprio remake. Neffa presta voce e testo del suo pezzo in una riedizione insieme a Tha Supreme (alias: yungest Moonstar), che canta e rima con lui sulle note di una delle sue canzoni più celebri aggiungendo strofe e modificando l’originale Lontano dal tuo sole (2009). Se la prima versione di Neffa (2009) è un brano pop, dai toni tristi e melanconici, la nuova aumenta i ritmi del passato e lascia quasi uno spiraglio di speranza per questa relazione che sembra esser giunta al capolinea. Sono due canzoni con molti punti in comune ma certamente differenti. Le conoscevate? Quale delle due preferite? Vi piace l’esperimento di Davide Mattei, in arte Tha Supreme?
Abbronzatissima (Edoardo Vianello, 1963) FT Sotto i raggi del Sole (Brusco – Si fa presto a dire… Brusco, 2003)
Il prossimo di cui parleremo è un esperimento che può piacere o meno. Anche in questo caso Brusco (pseudonimo di Giovanni Miraldi) riprende il ritornello di Abbronzatissima e lo mixa alle sue rime e al suo mood grezzo. Ne fuoriesce una canzone nostalgica, ritmata e che dona una nuova veste alla classica canzone di Vianello. Però, se quest’ultima è stata il cavallo di battaglia di Vianello e fece posizionare il disco del cantante (Io sono Edoardo Vianello) al primo posto della classifica italiana per quell’anno, non ha portato sulla stessa vetta anche il cantante romano nel 2003.
Sottolineiamo che il brano del 1963 vanta anche la collaborazione per gli arrangiamenti del grande Ennio Morricone, che grazie alla sua opera ha contribuito a dare ritmo a tutta la musica degli anni ’60 italiani. Tornando alla fusione, effettuata a posteriori da Brusco, può destare in qualche modo stupore. E perché no? Questo può esser un modo per rivivere e dare nuova vita a pezzi ormai storici e che hanno segnato le estati dei nostri nonni e genitori.
Un Bacio? (Troppo poco) (Mondo Marcio & Mina – Nella bocca della Tigre, 2014) FT Un bacio è troppo poco (Brava – Mina, 1965)
In questo si tratta di un vero e proprio featuring, come quello proposto da Neffa e yungest Moonstar. Mondo Marcio (alias Gian Marco Marcello, classe 1986) ha deciso di scomodare niente meno che una delle regine della canzone italiana di passato, presente e futuro (già citata precedentemente), per dare una veste diversa ad alcuni dei suoi più celebri brani. Nell’album del 2014, Mondo Marcio incide con Mina ben 12 pezzi in cui il suo rap si mischia, fonde e confonde, al suono della voce soave di Mina. Nell’esempio qui riportato viene ripresa la canzone Un bacio è troppo poco, cantata dalla Tigre nel 1965, alternandola alle rime di Gian Marco.
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