Sanremo 2020: il conduttore sarà Amadeus!


Credit: Italia6 | operatore.photo.blog

Dopo una lunga attesa la Rai rivela che saràAmadeus il conduttore e padrone di casa dell’edizione 2020 del Festival. All’anagrafe Amedeo Umberto Rita Sebastiani, ha una lunga carriera da dj e presentatore alle spalle, musicalmente parlando legata soprattutto al Festivalbar. “Ho avuto la notizia che uno aspetta da una vita quando fa il presentatore – afferma emozionato Amadeus – il sogno, da quando si è ragazzi, è quello di poter condurre da grandi il Festival di Sanremo”

Un Festival di Sanremo all’insegna della coralità e della celebrazione – afferma la Rai in una nota per la stampa – un Festival con sorprese, un Festival nel segno della storia della Rai che vedrà impegnata l’intera l’azienda. Sarà questo Sanremo 70, un ambizioso evento multipiattaforma ideato e costruito dalla Rai che culminerà con le 5 serate al Teatro Ariston e che partirà da un’edizione di Sanremo Giovani che avrà un’apertura ancora maggiore alle nuove tendenze grazie anche alle sollecitazioni emerse dalla filiera musicale nel Tavolo di lavoro tenutosi martedì scorso in Rai, e proseguirà con una serie di altri appuntamenti durante il 2020”.

Il festival si svolgerà dal 4 all’8 febbraio 2020 continuando una tradizione lunga ormai settant’anni. Tra i nomi dei possibili personaggi che affiancheranno Amadeus in quest’avventura sono stati fatti quelli di Fiorello e Jovanotti che, in uno scherzoso video sui social, hanno dichiarato apertamente il loro interesse a partecipare al programma. Si pensa ovviamente anche a Pippo Baudo, Carlo Conti, Fabio Fazio e Piero Chiambretti, storici presentatori e perfetti candidati per incarnare l’idea di celebrazione che vuole raggiungere la kermesse.

Sarà il Sanremo di tutti, come sempre dovrebbe essere la tv del servizio pubblico – afferma Amadeus in merito al suo ruolo di direttore artistico – Guarderò alla musica che trasmettono le radio, che i giovani ascoltano sui telefonini, che Baglioni in qualche modo aveva già sdoganato nell’ultima edizione, la seconda affidata a lui: la trap, il rap, l’indie, l’elettronica… Ma non tralascerò, anzi, la tradizione canora nostrana: perché se Sanremo è Sanremo, come ci ha insegnato superPippo, lo è grazie a canzoni che sono rimaste negli anni. Ecco, so che lo hanno già detto tutti quelli mi hanno preceduto, ma il mio compito sarà scovare quante più canzoni capaci di resistere all’usura del tempo, trap o veteromelodiche che siano, senza snobismi e pregiudizi”.

Non ci resta che augurare buona fortuna ad Amadeus e aspettare con trepidazione questa settantesima edizione!


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