Con il COVID-19 molte aziende sono state costrette ad adattarsi alle esigenze del momento con lo smart working, in modo da permettere ai dipendenti di svolgere altrove ciò che prima si eseguiva sul posto di lavoro. Ma se questo altrove fosse un posto idilliaco, con spiagge bianche e acqua cristallina?
Il sogno diventa realtà
Se state pensando alle Hawaii, avete fatto centro! Il programma si chiama Movers & Shakas, si tratta di un’iniziativa nata in quest’anno di pandemia, promossa da volontari locali. L’obiettivo è quello di rilanciare l’economia delle Hawaii che, in questo periodo, si è trovata in grande difficoltà. Chi può partecipare sono i cittadini statunitensi ed ex residenti che abbiano un minimo di 18 anni e che lavorino da remoto. I fortunatissimi prescelti, oltre a un volo gratis per le Hawaii, avranno diritto a molte altre opportunità, come: soggiorni scontati in hotel, permanenza in spazi di lavoro comuni e regolari opportunità di aiuto per la comunità.
Il periodo di soggiorno può essere scelto liberamente, basta che rispetti il requisito minimo di un mese, e non temete per i vostri cari che lasciate a casa! Infatti è possibile vivere questa esperienza in compagnia; non solo le famiglie, ma anche gli animali domestici sono ben accetti.
Come ultimo punto è importante ricordare che lavorare a distanza richiede meno dispendio di energie e di inquinamento, che si perderebbero nel tragitto casa-lavoro; è quindi una modalità più ecologica per dedicarsi alle proprie attività.
Alla fine, ciò che viene richiesto è semplicemente di prestare una parte del proprio tempo libero e le proprie abilità per sostenere le imprese locali e la comunità, in cambio verrà garantito un libero soggiorno alle Hawaii, non male vero?
Un buon compromesso
Rimarrete stupiti quando scoprirete che gli Stati Uniti non sono l’unico paese a investire in uno smart working così innovativo. Il Giappone lo fa anche da prima della pandemia! Molte compagnie di tecnologie informatiche hanno costruito delle sedi secondarie a Shirahama, una bellissima località nella regione del Kansai, ricca di bagni termali (chiamati tradizionalmente onsen) e di distese di spiagge bianche. I telelavoratori a Shirahama godono di una vista panoramica sull’Oceano Pacifico da togliere il fiato; non sentono affatto la mancanza del traffico congestionato delle città e della triste visuale di monotoni edifici grigi.
Al termine dell’orario di lavoro è possibile rilassarsi nelle famose onsen, svolgere attività all’aria aperta o partecipare ad eventi locali, portando benefici alla comunità e incrementando anche il turismo. E’ risaputo che, lavorare in un ambiente positivo, aumenta la produttività e il benessere dei dipendenti.
Queste soluzioni portano guadagni da entrambe le parti: sia dal punto di vista degli enti locali, sia da chi decide di cambiare prospettiva. E voi, sareste capaci di prendere parte a questa avventura? Ma soprattutto, dove sognate di fare il vostro smart working vacanziero?
Articolo a cura di Sara Lualdi
0 Comments