Se vi dico Hawkins, Indiana, anni ’80, cinque amici con le loro bici, cosa vi viene in mente? Sto parlando di “cose strane” per voi? Se così non fosse siete pronti per la terza stagione di Stranger Things in uscita il 4 luglio. Sicuramente ne abbiamo viste di stranezze nelle prime due stagioni. Cosa dovevamo aspettarci da una serie che inizia con la scomparsa di un bambino in circostanze misteriose e, allo stesso tempo, con la comparsa di una strana ragazzina con poteri telecinetici? Per non parlare della seconda stagione dove Will viene salvato dal Sottosopra, ma c’è ancora terrore per il Demogorgone e per i segreti dei laboratori della città.
Questo thriller fantascientifico ideato dai fratelli Matt e Ross Duffer è uscito per la prima volta su Netflix nel 2016. Ha conquistato tutti grazie al pizzico di mistero misto all’horror, al soprannaturale e all’ambientazione anni ’80 e ai suoi oggetti ormai vintage che portano con sè un po’ di nostalgia per l’analogico.
Nostalgia che si ripresenta con uno dei trailer della terza stagione, dove appunto compare una radiolona che trasmette Home Sweet Home dei Motley Crue. Appare Dustin (Gaten Matarazzo) che insegue alcuni giocattoli tipici dell’epoca, tra cui RD-D2 di Star Wars, comandati telepaticamente da Undici (Milly Bobby Brown). Ritroviamo così in una stanza tutti i protagonisti riuniti: Mike (Finn Wolfhard), Lucas (Caleb McLaughlin), Will (Noah Schnapp), Undici e Dustin.
Ora siamo nel 1985. All’inizio dell’estate, quando la scuola è terminata, un centro commerciale nuovo attira l’attenzione di tutti. Il gruppo di amici sta entrando in un’età dove si conoscono nuove emozioni e sentimenti. Nuovi amori complicano la dinamica del gruppo, che deve trovare il modo di andare avanti senza disfarsi. Intanto, il pericolo è in agguato e la città viene minacciata da vecchi e nuovi nemici. Il male si evolve, ma la loro amicizia saprà sconfiggere ogni paura.
Ci aspettano 8 episodi all’ insegna dell’avventura con battaglie e colpi di scena. Qui sotto il trailer finale di Stranger Things 3.
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