Il 14 giugno nuove storie ambientate nell’ovest americano verranno raccontate dalla voce più coinvolgente di sempre, Bruce Springsteen. Rispolverate gli stivali, dunque, per questo nuovo album dal 2014 a questa parte e primo lavoro “solista” da Devils & Dust del 2005. Western Stars, dove il riferimento esplicito è il West una terra di frontiera tutta da esplorare e costruire, dove la legge e l’ordine sociale ancora non erano arrivati e dove si poteva essere liberi.
Il diciannovesimo disco della carriera di Bruce Springsteen porta la sua musica verso nuove direzioni, prendendo ispirazione dai dischi pop/rock della California del sud degli anni ’60 e ‘70, come si può ascoltare dai primi due singoli Hello Sunshine e There Goes My Miracle. Nei tredici brani, tutti scritti dal rocker del New Jeresy, si racconta di strade infinite, di angosce esistenziali e delle contraddizioni dell’America.
Western Stars è un disco suonato e arrangiato in modo impeccabile, dove non sono ammessi computer e stereotipati suoni sintetici. Nei testi si evidenzia una grande cura nel suono delle parole e la voce di Springsteen, abile narratore di storie urbane, ha acquistato nuovi colori e sfumature, amalgamandosi perfettamente con gli archi che accompagnano tutti i brani.
Ron Aniello ha prodotto l’album con Springsteen e ha suonato il basso, le tastiere e altri strumenti. Patti Scialfa (sua moglia, ndr) ha contribuito alle voci e agli arrangiamenti vocali di quattro tracce. Agli arrangiamenti musicali compresi gli archi, i fiati, la pedal steel hanno contribuito più di una ventina di musicisti tra i quali Jon Brion (che suona la celesta, il Moog e la farfisa) e sono stati ospitati artisti come David Sancious, Charlie Giordano e Soozie Tyrell.
Novità anche per i concerti: “Andremo in tour l’anno prossimo” ha spiegato Springsteen “entrerò in studio con la E Street Band a cominciare dall’autunno, e quando avremo finito andremo in tour e Roma sarà sicuramente una tappa, amo questa città”.
Si prevede un 2020 all’insegna del buon, caro, vecchio Rock’n’Roll.
0 Comments