Il 17 novembre 2022 è uscito The Family, il settimo (e ultimo) album della boyband americana BROCKHAMPTON. Il prodotto musicale, realizzato con le etichette discografiche RCA Records e Question Everything, conta 17 tracce e ha una durata complessiva di 35 minuti circa. Si tratta del capitolo conclusivo che segna la fine di un’era: la loro.
Ma è una fine apparente, il giorno dopo infatti – senza preavviso – il gruppo dà in pasto al mondo TM. Kevin Abstract, il leader e founder della band, in merito a The Family scrive su Instagram “our final album out now… One more tonight thought ;)” a poche ore dalla mezzanotte del 18 novembre. Due album in due giorni. Inutile dire che un colpo di scena del genere rientra nello stile dei BROCKHAMPTON. Del resto, parliamo degli stessi ragazzi che in un solo anno hanno scritto, prodotto e girato la trilogia Saturation.
La famiglia dei BROCKHAMPTON
Chi sono questi ragazzi e come hanno fatto a produrre otto album (nove, contando quello di debutto) nel giro di sei anni? La band si è formata nel 2010. Inizialmente nota come AliveSinceForever, ha poi deciso di cambiare in BROCKHAMPTON ed è sotto questo nome che hanno iniziato a guadagnare notorietà. Nel tempo abbiamo visto diversi volti che ne hanno fatto parte. Il 18 novembre – il momento dello scioglimento – i membri, tra produzione, regia, mixaggio e voce, erano tredici in totale.
Vista la quantità di teste che per anni hanno collaborato, non dovrebbe sorprendere la loro capacità. Ciascuno di loro è dotato di competenze e background che aggiungono sempre valore ai testi. L’eterogeneità che gli ascoltatori percepiscono nelle canzoni è dovuta proprio a questo. Definirli un semplice collettivo di artisti hip-hop sarebbe troppo limitante. Sono in grado di cambiare completamente, si adattano in base alle loro esigenze e ci sorprendono con prodotti quali Summer che se accostata agli altri pezzi di Saturation II come Sweet fa comprendere a pieno le loro potenzialità.
Vanno oltre il rap, mescolano il pop con suoni rock e finiscono per cambiare l’accezione della parola boyband. Parola che, tra l’altro, hanno sempre usato per parlare di sé stessi. E alla fine sono proprio questo: un gruppo di ragazzi.
The Family: la fine di un gruppo
Ogni cosa ha una conclusione, e persino i BROCKHAMPTON hanno scelto di mettere la parola fine, ma a modo loro. Lungo le 17 tracce veniamo a conoscenza delle difficoltà, dei successi e il dietro le quinte che altrimenti non avremmo mai scoperto. The Family è la storia dei BROCKHAMPTON raccontata dal loro punto di vista. A turno ci spiegano cosa significhi davvero crescere insieme. In Take It Back Kevin Abstract condensa le pressioni che sente arrivare dai fan a causa del loro scioglimento, parla di sua madre che lo sprona a tenere la band unita. Gli chiede di sforzarsi, ma lui si sente un fallimento e si paragona a RZA, il leader di Wu-Tang Clan che nel 2023 festeggeranno il loro trentesimo anniversario.
My momma asking me
RZA
“Ian, why don’t you keep the band together?”
I know it’s hard, but keep the band together
Me and your dad were fighting, we stayed together
Even once we split, we stayed together
Be like your mom and keep the fam’ together
TM: la mattina del giorno dopo
Se The Family è un’autobiografia che si discosta dai loro lavori precedenti, con TM torniamo alle origini. Questa volta la tracklist conta undici tracce, e l’ultima GOODBYE dovrebbe essere davvero un addio definitivo.
Troviamo pezzi pop-dance come MAN ON THE MOON ma non mancano canzoni più melodiche come BETTER THINGS. Tornano le voci degli altri membri che ci spiazzano con pensieri introspettivi, a volte rabbiosi, ma senza cadere in un’atmosfera di pesante malinconia grazie al ritmo che contribuisce a costruire e diffondere una sensazione chill lungo tutto il disco.
Quindi questa è la fine, giusto? Forse. La verità è che dai BROCKHAMPTON ci si può aspettare di tutto, come questo doppio album finale. Sarebbero in pochi a sorprendersi se dovessero riunirsi un domani. E se così non fosse, ognuno di loro ha un grande talento e una carriera da solista che li aspetta. Del resto, una famiglia è per sempre.
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