“Per cercare qualcuno
Dal brano Vivi per sempre
per non volere nessuno
per sentirsi importante
per chi non ti vuole grande
per combattere la vita e non sentirla già finita
vivi per sempre”
Oggi, venerdì 1 marzo, il nuovo mese prende avvio con la pubblicazione del secondo disco della band milanese Canova, per Maciste Dischi. Matteo, Federico, Fabio e Gabriele, i membri del gruppo, hanno realizzato una raccolta di canzoni che sono frutto di momenti diversi, di circostanze e ispirazioni a sé stanti, tra la città di Milano e la visita agli Abbey Road Studios di Londra.
Non distaccandosi dai temi dei brani del primo disco, anche in questo caso, vengono descritti, con un velo di nostalgia, amori e sentimenti, notti insonni, serate in compagnia trascorse tra sigarette e bevute. Sono situazioni comuni a tutti, soprattutto ai più giovani; forse questo è il motivo per cui il pubblico si rispecchia così tanto nei testi della band.
L’uscita del disco è stata anticipata da tre singoli, pubblicati a distanza di tempo l’uno dall’altro. Da questi brani, si è intuito come i Canova siano rimasti gli stessi di sempre, da quando suonavano per poche persone, fino ad arrivare al sold out all’Alcatraz di Milano.
“Quelle sere in cui non hai voglia, di tornare a casa, senti una canzone, inventi le parole”: ad ottobre è stata rilasciata Groupie. È una canzone che vuole rappresentare un sentimento nato tra un cantante ed una fan, una storia che probabilmente non si vivrà mai. Il brano, già eseguito nelle ultime date del tour, segna il ritorno dei Canova nel panorama musicale indipendente.
Ma perché non raccontare, inoltre, l’amore e l’odio nei confronti di una città come Londra, che sembra aver perso il suo spirito e fascino? Questo succede in Goodbye Goodbye, dove, la capitale britannica, luogo di formazione degli eroi musicali della band, come i The Strokes, Oasis o Beatles, diventa la protagonista.
Domenicamara ha un titolo evocativo: attraverso l’unione di due parole, si narra, in uno dei brani più rock’n’roll del disco, lo stato d’animo che si prova la domenica, di solito trascorsa tra la noia, i ricordi della sera precedente e le complicazioni causate dai dubbi esistenziali.
Vivi per Sempre si apre con un brano introspettivo e nostalgico, Shakespeare, dove Matteo Mobrici, il frontman, canta la spensieratezza di quando si era bambini e tutto era più semplice rispetto a quando si diventa adulti.
La vita si complica e delle volte può far male, riprendendo le parole della romantica ballad Per te. Si è accompagnati da un arpeggio nella prima strofa, le chitarre lasciano il posto ad una sequenza di note al pianoforte, mentre ci si domanda se si possa ancora guardare negli occhi qualcuno che si è amato ma che ora è assente, cercando in tutti i modi di lasciarsi alle spalle il passato.
Si prova a realizzare, quindi, che forse non si era così forti insieme come in Ho Capito Che Non Eravamo, nella quale il modo più diretto per esprimere questo stato d’animo è attraverso la creazione di una canzone. I sentimenti più profondi sono presentati in modo sincero e diretto durante la notte; sono delle ore nelle quali ci si perde, aspettando il ritorno di qualcuno, e non si capisce più chi si è, come accade in Ramen, brano che si ispira alle musiche dei Coldplay.
Questo è il momento, inoltre, in cui guardi la luna quando sei distratta dalla tua finestra, citando 14 Sigarette, cercando di capire cos’hai nella testa, mentre l’ennesima giornata sfuma via.
Vivi Per Sempre, titolo del disco e del brano che lo chiude, è un augurio e una speranza.
Traccia dopo traccia si racconta un viaggio interiore, dove si fotografano emozioni e stati d’animo. Ciò che è preferibile fare è chiudere gli occhi e sognare, o, meglio ancora, iniziare a vivere davvero, lasciandosi trasportare dalla musica e dalle parole.
I Canova presenteranno il disco e torneranno a suonare in tour in giro per l’Italia!
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