Non prendiamoci in giro, parlare di Young Signorino è sempre un problema. Se provi a trovarci qualcosa di positivo allora tutti dicono che non capisci niente di musica, se invece lo demolisci allora non capisci l’arte. Tutto questo non è facile proprio a causa del personaggio che si è costruito, quello del rapper alternativo con testi apparentemente insensati ma che, forse, racchiudono qualcosa di più di un insieme mal assortito di parole a caso.
La storia discografica del Signorino è abbastanza atipica, rispetto almeno a quella dei suoi colleghi. Nessuna collaborazione, nessuna major alle spalle e due soli EP pubblicati a distanza di un anno l’uno dall’altro. Con Total Black EP ha esordito, compiendo l’azzardo di non includere le sue prime tracce, quelle che l’hanno reso famoso tra i giovanissimi e sul web. Scelta rischiosa ma necessaria per troncare i rapporti con il passato, per allontanarsi dalla figura del rapper che fa solo versi in brani come Mh ha ha ha e Dolce droga.
Con due titoli così, non puoi certo aspettarti che la gente ti etichetti come rapper da prendere sul serio.
Poi però è successo qualcosa, si è passati alla Danza dell’ambulanza e a Coma lover, palese decadenza di un uomo che abusa di sostanze. Denuncia sociale? Possibile, anzi, molto probabile. Proprio questa modalità così inusuale di raccontare una storia mi ha affascinato e ho deciso di rivalutarlo, non considerandolo più un fenomeno da baraccone ma qualcuno con qualcosa da dire, a suo modo.
Sono così arrivato ad ascoltare l’EP d’Amore, il nuovo 5-tracce firmato dal Signorino.
Il primo singolo estratto da questo è Burrocacao rosa e, una delle prime cose che colpisce, è la descrizione del video su YouTube. Viene riportata la prima giornata di un diario di bordo nella quale si parla di isolamento, incomprensioni, di “un uomo solo in un mondo di uomini”.
L’EP si può quindi considerare come un viaggio alla scoperta dell’amore nella società di oggi, di un amore sempre più incentrato sull’egocentrismo. Di sicuro il matrimonio del rapper ha contribuito alla sua visione del mondo, passando dalla totale oscurità ad un esplosione di colori. Lo stile di Signorino di sicuro farà storcere il naso a molti e, con tutta probabilità, la maggior parte degli ascoltatori assoceranno per sempre il suo nome con “quello che fa i versi Mh ha ha”.
Se però siete alla ricerca di qualcosa di nuovo e, perché no, sperimentale, fidatevi di me e date una chance a questo inusuale artista che, malgrado tutto, riesce sempre ad essere uno dei più originali della scena.
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